Si costituirà un tavolo tra Comune di Palermo, Fillea, Filca, Feneal, Ance, Legacoop e Anaepa Confartigianato per dare risposte, con l’avvio di opere pubbliche, alle centinaia di disoccupati palermitani dell'edilizia, il più in difficoltà per la crisi. Dopo le proteste sul tetto dell’assessorato al centro storico degli operai senza lavoro, il vicesindaco, Emilio Arcuri, ha convocato le tre sigle confederali per fare il punto su una serie di misure da adottare per dare ossigeno al settore. Tra queste. lo sblocco di 38 milioni di fondi Cipe per far partire cantieri e opere pubbliche in città.

Una discussione in cui si è anche parlato della mancata applicazione del protocollo d’intesa, siglato due anni fa con l Comune di Palermo, che conteneva una clausola sociale di salvaguardia, secondo cui le imprese vincitrici di appalti in città, ove possibile,  avrebbero dovuto reclutare una quota di manodopera locale. "Clausola – riferiscono i sindacati, al termine dell’incontro –  ritenuta dall’amministrazione inattuabile per un difetto di forma. Il protocollo è stato rinviato agli uffici per essere reso efficace. Si potrebbe adottare nel corso del rinnovo del contratto integrativo provinciale, e sarà proposto all’interno del codice degli appalti".

“La riformulazione del protocollo apre la strada a un ragionamento più complesso sull’impiego di tale manodopera, in cui si trovano professionalità certificate dalla Cassa edile – dichiarano i segretari provinciali del sindacato degli edili, Francesco Piastra, Dino Cirivello e Angelo Gallo, presenti in delegazione all’incontro, assieme agli esponenti Piero Ceraulo, Paolo D’Anca e Raffaele Montaperto –. A prescindere dal protocollo, il Comune intende recuperare le somme e i fondi Cipe a disposizione: per sbloccare i 38 milioni e far partire un pacchetto di opere si attende il decreto di finanziamento della Regione. Nel frattempo, chiediamo l’istituzione di un tavolo, a cui invitare le imprese che hanno cantieri aperti a Palermo, come la Tecnis, e tutti i soggetti datoriali di categoria”.

I sindacati esprimono apprezzamento nei confronti dell’amministrazione comunale: “Finalmente il Comune sembra aver compreso il dramma della disoccupazione edile, che investe da  anni il territorio. Si parla sempre di migliaia di disoccupati, ma non si fa mai riferimento a chi si è ritrovato senza lavoro per il crollo dell’edilizia, settore un tempo trainante dell’economia”.

Fillea, Filca e Feneal, al tavolo con gli enti, intendono chiedere che nei cantieri si possa usare il personale locale, anche attingendo alla  'borsa lavoro' degli edili, il portale Blen.it (borsa lavoro edile nazionale) per lo sviluppo del mercato del lavoro, nato un anno fa, che, come un collocamento, facilita l’incontro tra offerta e domanda di lavoro nel mondo delle costruzioni, incrociando i contatti tra chi cerca e chi offre lavoro.  Le imprese che usufruiscono del personale della 'borsa lavoro' ottengono agevolazioni fiscali e contributive da parte di Inps, Inail e Cassa edile.