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Ogni anno, centinaia di migliaia di nostri connazionali ricevono la pensione grazie ai contributi versati dagli immigrati. Lo sostiene Roberto Garofoli, capo di gabinetto del ministero dell’Economia, protagonista in passato delle battaglie sulla legge anticorruzione e sulle misure antimafia. Il dossier governativo riporta i dati relativi agli stranieri in arrivo (153.842 a fine 2015), gli oneri conseguenti per sostenerne l’accoglienza (ben 3,3 miliardi di euro nel 2015), i benefici derivanti dalla presenza in Italia degli stranieri che lavorano.
Nel 2014 i lavoratori stranieri hanno versato all’Inps contributi per circa otto miliardi di euro, a fronte di prestazioni pensionistiche pari a circa 642 milioni e non pensionistiche pari invece a 2,4 miliardi. Il saldo positivo risulta essere poco meno di cinque miliardi. Calcoli ulteriori dimostrano che i contributi versati dagli immigrati servono a pagare la pensione di oltre 600mila italiani, contribuendo così alla tenuta del sistema previdenziale.
Altre interessanti considerazioni nel dossier governativo si possono trarre dai dati fiscali. Nel 2014 i contribuenti stranieri hanno dichiarato redditi per 45,6 miliardi di euro, versando quindi 6,8 miliardi di Irpef.