Nel Veneto su oltre 27.000 pensionamenti da lavoro solo 400 avranno accesso all’esonero dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni. Lo rileva uno studio della Cgil che ha anche valutato l’impatto in regione dell’esonero dall’aumento dei requisiti contributivi e lo scostamento tra le richieste e l’effettivo accesso all’Ape sociale (l’anticipo pensionistico riservato a disoccupati, invalidi e lavoratori impegnati in attività gravose).
“Alla fine – scrive la Cgil Veneto - , emerge che i provvedimenti del governo che avrebbero dovuto tutelare almeno i lavoratori più esposti o in difficoltà si riducono a ben poca cosa. Ciò rafforza le ragioni della Cgil che ha organizzato una mobilitazione per il 2 dicembre con manifestazioni interregionali sulla previdenza, lo sviluppo, il lavoro ed il futuro previdenziale dei giovani”.
Per illustrare i motivi della mobilitazione e le modalità della partecipazione del Veneto alla manifestazione è organizzata una conferenza stampa per giovedì 30 novembre, alle ore 11,30, nella sede della Cgil regionale, a Mestre in via Peschiera,7. Interverrà il Segretario Generale della Cgil del Veneto, Christian Ferrari. Con l’occasione saranno resi noti i dati sulle ricadute nel Veneto ed in Italia dei provvedimenti governativi e lo stato di accoglimento delle domande di Ape Sociale.