Liste d’attesa e aumenti delle rette Rsa sono stati al centro dell’incontro del 5 agosto scorso, richiesto dalle organizzazioni sindacali, tra ufficio di presidenza della Conferenza territoriale socio sanitaria e i sindacati confederali e delle rispettive categorie del pubblico impiego e dei pensionati. La direzione dell’Ausl di Reggio Emilia ha illustrato le azioni intraprese ad oggi nella provincia per lo smaltimento delle liste d’attesa, prima fra tutte l’adozione, a partire dal 28 giugno, di un sistema di pre-lista che risponde alla necessità di una reale presa in carico delle persone.

Con questa modalità, infatti, su tutte le prime visite specialistiche, nel caso in cui non vi sia nell’immediato la possibilità di avere un appuntamento, rivolgendosi agli sportelli Cup, Cuptel e nelle farmacie, la richiesta viene presa in carico e si viene successivamente contattati con un appuntamento rispettoso dei termini previsti dall’impegnativa. Rimangono esclusi al momento dalla procedura della presa in carico il Fascicolo sanitario elettronico e il CupWeb, per i quali si deve attendere l’adeguamento del sistema informatico regionale.

“Il sistema delle pre-liste – sottolineano Elena Strozzi Cgil Reggio Emilia e Nicola Maria Russo Uil Modena e Reggio – è un significativo avanzamento in ottica di trasparenza e semplificazione del rapporto tra cittadini e sistema sanitario e permette di avere un indice reale della mole di prestazioni richieste da parte dell’utenza e dell’effettiva congruenza nei tempi di risposta dell’Azienda. Da sempre, infatti, come organizzazioni sindacali abbiamo denunciato che a fronte di agende chiuse non fosse possibile avere contezza di quante prestazioni e richieste rimanevano inevase da parte del Servizio pubblico”.

Essendo questa solo la principale delle azioni che l’Ausl deve mettere in atto in applicazione alla delibera regionale in termini di smaltimento di liste d’attesa, le organizzazioni sindacali hanno richiesto ed ottenuto dalla Ctss un tavolo di monitoraggio e confronto, “affinché si possano verificare anche quegli impegni in termini di necessità di riorganizzazioni e di piani assunzionali, che dovrebbero portare in modo stabile ed a lungo termine ad una gestione migliore non solo delle liste d’attesa, ma della presa in carico complessiva delle persone, nella piena consapevolezza che un bisogno di salute non si riduce a solo bisogno sanitario”.

Durante l’incontro è stato fatto anche il punto sullo stato di attuazione dell’Accordo regionale per la calmierazione degli aumenti delle rette per gli ospiti delle Case Residenze per anziani su posti accreditati contrattualizzati. L’accordo prevede la possibilità di ricevere un rimborso sugli aumenti di tariffa applicati dal 1° febbraio 2024, in base all’Isee sociosanitario residenziale dell’ospite.

A fronte dello slittamento della consegna agli interessati della comunicazione contenente le modalità per ottenere i rimborsi e quindi dei tempi stretti rimanenti per la presentazione delle domande di rimborso prevista per il 5 ottobre, organizzazioni sindacali e Cactus hanno convenuto sull’opportunità di prorogare tale scadenza per permettere a tutti gli aventi diritto di richiedere il rimborso.