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I dipendenti della Silk Sports Car di Reggio Emilia, azienda sino-americana di automotive, nei mesi di giugno, luglio e agosto non hanno ricevuto gli stipendi. La denuncia viene dalla Fiom Cgil territoriale, precisando che “nei giorni scorsi diversi lavoratori si sono rivolti alla Fiom per chiedere di essere tutelati”.
Sono circa 40 gli addetti (tutti impiegati professionalizzati che da mesi partecipano al progetto di questa start up) che con la Fiom Cgil hanno “deciso di agire prioritariamente in modo collettivo con strumenti sindacali, senza escludere l’extrema ratio delle iniziative legali individuali”.
I metalmeccanici Cgil spiegano che “la prima richiesta avanzata dai dipendenti è ovviamente di vedersi retribuire il lavoro svolto, a partire dagli arretrati. Ma la domanda forte emersa dall’assemblea dei lavoratori riguarda l’utilizzo di ammortizzatori sociali se le attuali condizioni economiche dell’azienda non dovessero consentire la piena attività per tutti gli addetti”.
Nelle settimane scorse, inoltre, alcuni lavoratori si sono dimessi per giusta causa e la Fiom Cgil, su mandato dei lavoratori, ha chiesto all’azienda di valutare un “diritto di riassunzione futura” alle medesime condizioni per chi nel frattempo fosse uscito o fosse in procinto di uscire dall’azienda.
“Con i lavoratori non si è parlato di rogito e acquisto di terreni, tema che ha tenuto banco sui media nelle ultime settimane – dichiara la Fiom reggiana – ma di come concretamente dare una risposta di tutela alla loro condizione sociale, che non dipende dalla proprietà del terreno, ma dalla continuità del finanziamento del progetto delle nuove auto. I dipendenti vogliono continuare a lavorare per Silk Sports Car e auspicano che il progetto prosegua, ma pretendono giustamente che il loro lavoro venga retribuito”.