C'è grande apprensione tra i lavoratori alla Roberto Cavalli di Sesto Fiorentino: e anche i sindacati esprimono forte preoccupazione per il futuro dei lavoratori e le lavoratrici dei siti produttivi di Firenze e Milano. Da mesi, si leggono sui quotidiani notizie più o meno preoccupanti sul futuro, e soprattutto sugli ipotetici scenari di cessioni che potrebbero mettere in discussione anche il carattere industriale dell'azienda.
"A questo clima d'incertezza, si aggiunge la difficoltà di tenere un confronto utile per effetto della mancanza di chiarezza sulle decisioni assunte dalla proprietà. Se è vero che qualche elemento aggiuntivo sul futuro dovrebbe arrivare dall'assemblea dei soci che - salvo rinvii - dovrebbe tenersi il 13 marzo, è fondamentale che, da parte della proprietà, venga fatta chiarezza sul piano industriale e sui suoi riflessi sui lavoratori". Così, in una nota, Filctem Cgil e Femca Cisl Firenze.
Per il sindacato, tale situazione d'incertezza non può proseguire. "Per questo, abbiamo deciso, assieme alle Rsu, oltre a chiedere un incontro urgente con la proprietà, di procedere fin da ora alla sensibilizzazione delle istituzioni. È necessario intraprendere tutte le azioni possibili, a difesa di un'importante realtà del nostro territorio, lavorare in modo comune e chiaro su un'azienda che oggi occupa, nel nostro perimetro contrattuale, più di 270 dipendenti, quasi tutti su Firenze. Se non arriveranno le risposte richieste, la nostra azione non potrà che intensificarsi", concludono le due sigle di categoria.