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Al termine di un lungo confronto anche aspro e dopo essere stato approvato a grandissima maggioranza da lavoratori e lavoratrici (su 233 votanti, 218 hanno approvato l'accordo ), nella giornata di ieri è stato firmato il rinnovo dell'integrativo Ravaglioli, con vigenza 2021-23. Ravaglioli spa è una storica azienda del territorio di Pontecchio Marconi (in provincia di Bologna) con 283 addetti, primo costruttore in Europa di ponti sollevatori per autofficine, che nel 2016 fu acquisita dalla multinazionale americana Dover e che è entrata a far parte della divisione Svg, specializzata nel settore automotive.
L'accordo prevede: il consolidamento, rafforzamento e valorizzazione delle relazioni sindacali attraverso la conferma di incontri periodici fra le parti. Sulle tematiche legate all'organizzazione del lavoro, il coinvolgimento di Rsu e organizzazioni sindacali in caso di modifiche organizzative. Sul tema di appalti e/o subappalti, oltre alle informazioni preventive a Rsu e sindacati, vi è il preciso impegno dell'azienda a prendere in considerazione solo aziende che garantiscano i diritti sindacali e che applichino i ccnl stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative. Sempre l'azienda, è tenuta a informare la Rsu in caso di nuove assunzioni e/o d'impiego di lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato o in staff leasing.
L'intesa contempla anche l'estensione del diritto a un'ora di formazione di carattere sindacale anche a tirocinanti e studenti effettuanti attività di alternanza scuola lavoro; l'introduzione sperimentale di una forma di flessibilità in entrata e uscita sia per gli impiegati che per gli operai non turnisti; l'istituzione di un iter procedurale di natura contrattuale in merito ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, oltre che sul tema delle mansioni e sugli strumenti di possibile controllo a distanza dell'attività dei lavoratori.
In tema di diritti individuali e collettivi, vengono incrementati di otto ore, e diventano così 16, i permessi per assistenza familiari, ne viene esteso il diritto per l'assistenza del coniuge e/o convivente e per i familiari di primo grado e per i figli senza vincoli di età, migliorando così quanto previsto in precedenza -. Inoltre, vi è l'integrazione del 20% a carico dell'azienda in caso di astensione facoltativa per maternità e paternità, mentre il contributo, sempre a carico dell'azienda, in favore degli aderenti ai fondi di previdenza integrativa contrattuali passa dal 2 al 2,2%, a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione dell'accordo.
Viene introdotto un premio di risultato, correlato a parametri di produttività e redditività (con verifiche trimestrali sull'andamento degli stessi), del valore massimo raggiungibile di 2.200 euro, uguale per tutti i livelli di inquadramento, per tutte le tipologie contrattuali e con incidenza sul tfr, da erogarsi attraverso un acconto di 800 euro, con la mensilità di febbraio dell'anno successivo all'anno di misurazione e il saldo con la mensilità di giugno dell'anno successivo a quello di misurazione.
A tutti i lavoratori e le lavoratrici in forza alla data di sottoscrizione dell'accordo è prevista un'erogazione straordinaria di 300 euro lordi in cifra fissa uguale per tutti. La salvaguardia di tutta la contrattazione precedente. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil provinciali e Rsu aziendale esprimono "grande soddisfazione, sia per l'enorme partecipazione al referendum sia per l'esito della consultazione. Solo attraverso la pratica e l'estensione della contrattazione aziendale si possono migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori".