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I lavoratori della Nexion (ex Corghi) hanno già effettuato, delle 100 proclamate, oltre 60 ore di sciopero in ognuno dei tre stabilimenti di Correggio. La vertenza in corso per il rinnovo del contratto integrativo prosegue a ritmo serrato e lunedì 17 ottobre è in programma una nuova manifestazione con corteo da Piazza Carducci fino alla sede della Holding Srl di Via San Martino che detiene il controllo di maggioranza dell’intero gruppo.
Inoltre, con l’aumento delle ore di sciopero, che inevitabilmente pesano sul reddito dei lavoratori, è stata messa in piedi una cassa di resistenza aperta alla cittadinanza per raccogliere fondi a sostegno delle famiglie. Le Rsu saranno presenti con banchetti per spiegare le ragioni di questa vertenza alla cittadinanza anche alla fiera cittadina di Correggio sabato 15 e domenica 16. Continua, quindi, la lotta dei lavoratori e si moltiplicano le iniziative per ottenere un riconoscimento, ritenuto giusto e imprescindibile, da parte di un'impresa cresciuta moltissimo in questi anni, tanto da far parte delle maggiori della provincia, nonché azienda leader mondiale del settore degli smonta-gomme.
“Senza lo sforzo continuo e l’intelligenza di tutti i dipendenti i risultati della Nexion non sarebbero stati possibili - precisa Davide Mariotti, della Fiom di Reggio Emilia.-. L’azienda è passata infatti da 4 milioni e 750 mila euro di utili netti (cioè al netto delle tasse e di ogni altro costo) nel 2016 a oltre 12 milioni e mezzo nel 2021, con un incremento del 166%, a fronte di un aumento del costo del lavoro nello stesso periodo del 39%. Nello stesso lasso di tempo, sono stati accumulati oltre 60 milioni di utile netto e gli addetti sono passati da 609 a 620 dipendenti diretti. Inoltre, la forbice tra profitti e salari è cresciuta nel tempo in maniera impressionante, e questo dimostra che vi sono le condizioni per riconoscere gli aumenti richiesti dai lavoratori”.
“Con il passare delle settimane, la percezione dei lavoratori è che forse in gioco non ci sia soltanto il rinnovo del contratto aziendale – spiega il dirigente sindacale -, perché non è comprensibile una così forte contrapposizione da parte dei vertici Nexion. Si spera di non essere di fronte al tentativo di ridisegnare i rapporti di forza tra sindacato e azienda; i corretti rapporti sindacali che per decenni hanno contraddistinto le relazioni sindacali alla Nexion hanno sempre permesso di raggiungere intese ragionevoli e di soddisfazione reciproca ed hanno sostenuto fortemente la crescita di questa azienda. Non vorremmo essere di fronte a una svolta storica. Speriamo di essere smentiti dalla responsabilità aziendale”.
La maggior parte dei lavoratori Nexion - e le loro famiglie - vive nel territorio di Correggio e dintorni, partecipando in modo importante al sostegno economico del tessuto sociale della zona, pertanto il rinnovo del contratto non solo aiuterebbe a superare un più generale momento complicato, legato al carovita, ma porterebbe un innegabile beneficio anche alle attività commerciali del territorio. Anche per questo, la mobilitazione non si fermerà prima di avere raggiunto un equo accordo tra le parti. E se lunedì è in programma un nuova manifestazione, si proseguirà poi per tutta la settimana con scioperi ogni giorno.
“Rinnoviamo l’appello al senso di responsabilità comune del gruppo dirigente e della famiglia Corghi, perché comprenda che questa situazione va superata con un dignitoso rinnovo del contratto aziendale, scaduto quasi un anno fa”., conclude la Fiom provinciale.