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Il sindacato conferma lo stato di agitazione per i lavoratori della Lmn, in quanto l’azienda, nonostante una serie d'impegni assunti, continua a non applicare i diritti contrattuali.
"Durante una riunione con la Rsu, l’azienda ha fatto sapere che, per via del momento particolarmente difficile del settore automotive, non potrà erogare i permessi retribuiti in busta paga degli anni precedenti e dovrà rimandare il recupero dei versamenti del Tfr arretrato del fondo Cometa. Ancor più grave è il mancato gli impegni assunti con il sindacato sul recupero, nella mensilità di marzo, delle giornate di fermo di febbraio: in poche parole, si taglia lo stipendio dei lavoratori per mancata produzione", spiegano Giorgia Calamita e Marco Lomo, rispettivamente segretari generali di Fiom Cgil e Uilm Uil Basilicata.
Fiom e Uilm, unitamente ai delegati, denunciano l’atteggiamento della direzione aziendale e i ritardi della Lmn su impegni già assunti e chiedono ci sia il pieno rispetto dei diritti del contratto nazionale per tutti i lavoratori della Lmn. Nei prossimi giorni, si svolgeranno le assemblee con i lavoratori per definire le azioni sindacali da mettere in campo per rivendicare il miglioramento delle condizioni di lavoro e di salario e corrette relazioni sindacali.
Inoltre, è stato richiesto un incontro urgente anche con la Proma per valutare la situazione, affinché, nel sistema di appalti, non ci sia la pratica della riduzione dei costi che produce precarietà salariale e occupazionale e deregolamentazione contrattuale con la cancellazione dei diritti. Qualora non dovesse essere superato e affrontato il problema delle condizioni di salario e dell’occupazione dei lavoratori della Lmn, i sindacati si dicono pronti alla mobilitazione.