Torino, Cassino, Melfi, Pratola Serra, Pomigliano d’Arco. L’ex Fiat si avvita in una crisi senza fine. La produzione è ai minimi termini, la cassa integrazione esplode, nell’indotto fioccano le lettere di licenziamento
Il 18 settembre si ferma lo stabilimento e tutto l'indotto. Lo stop proclamato da tutti i sindacati dopo l'incontro con la direzione. Calamita (Fiom): "Dopo le nostre proteste, la dichiarazione degli altri aumenta i rapporti di forza per una trattativa unitaria"
Cgil Potenza, Fiom, Filt, Filcams e Nidil Basilicata: "Il futuro dell'automotive e dell'indotto è incerto. Le decisioni del gruppo stanno producendo lo smantellamento di uno dei siti produttivi più importanti d'Italia, disattendendo gli accordi sottoscritti. Per questo, servono risposte urgenti"
Siglato un accordo per 500 uscite dall’impianto di Melfi (Potenza). Per i metalmeccanici Cgil l’ex Fiat "sta portando avanti la dismissione del sito produttivo"
La Fiom Cgil ascoltata nella XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. La dirigente sindacale: "ad agosto terminerà l’utilizzo del contratto di solidarietà nello stabilimento di Melfi. Lo stato di crisi un primo passo, ma non è sufficiente”
Calamita, Fiom Cgil Basilicata: "Chiediamo un incontro urgente con i vertici del gruppo rispetto all'utilizzo dei contratti di solidarietà per rispondere alle esigenze dei lavoratori"
Calamita, Fiom Basilicata: "Abbiamo chiesto al gruppo di garantire gli ammortizzatori sociali per 36 lavoratori dell'indotto della logistica, che si trovano fuori dalle attività produttive"
Calamita (Fiom Cgil Basilicata): "Abbiamo espresso preoccupazione sulla nuova riorganizzazione per le ricadute negative che ci potrebbero essere sull’occupazione e un impegno all'azienda affinché non ci siano esuberi"
Calamita, Fiom Cgil: "E' importante riconoscere il premio ai lavoratori per garantire il recupero dell’inflazione, del carovita e per riconoscere i tanti sacrifici"
Calamita, Fiom Basilicata: “Incertezza di prospettiva produttiva e occupazionale. Le aziende non hanno ancora acquisito le commesse per la prossima produzione di componenti per le nuove vetture elettriche che si dovrebbero produrre a Melfi nel 2024. La Regione convochi quanto prima il tavolo sull’automotive”
Fiom e Filt regionali chiedono investimenti sulla transizione. "Non possono essere ancora i lavoratori a pagare le crisi, tanti sono i sacrifici che stanno affrontando. Inaccettabile il silenzio delle istituzioni nazionali, di quelle locali e delle imprese". In programma una grande mobilitazione a settembre
Fiom Cgil: "L'area lucana è lo specchio di una situazione di crisi più generale dell'automotive nel nostro Paese. La transizione verso l'elettrico non è ancora iniziata, è evidente, quindi, che se non s'interviene urgentemente, c'è il rischio di una dismissione industriale"
Summa (Cgil) e Calamita (Fiom): “Mantenimento di tutti i livelli occupazionali, compresi i lavoratori in somministrazione, e piano strategico per la transizione. C'è necessità di una politica industriale di tutto il settore dell'automotive e della componentistica per sostenere le capacità produttive del gruppo, a partire da Melfi"
"La crisi di forniture, logistica e mercato sta mettendo sotto pressione i lavoratori, con un ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali", spiega il coordinatore automotive Fiom Cgil Simone Marinelli: "I redditi vanno sostenuti, la politica dei bonus e degli incentivi alla domanda non è la soluzione"
Cgil, Cisl, Uil, Fiom, Fim e Uilm: "Per traghettare l’area industriale al 2024, quando partirà la produzione dei nuovi modelli, sono necessari investimenti su formazione, innovazione del prodotto, infrastrutture. La Regione faccia presto e si riapra il tavolo nazionale sulla componentistica fra Governo e sindacato per garantire l'occupazione dell'intera filiera”
Fiom Cgil e Uilm Uil regionali: "Nonostante una serie d'impegni assunti, l’azienda dell'indotto Stellantis non rispetta i diritti del contratto nazionale"