“Si è svolta oggi, presso il Comune, l’udienza conoscitiva in merito alla situazione di difficoltà che interessa entrambi gli stabilimenti Marelli della provincia (il sito produttivo di Crevalcore e il centro di ricerca e sviluppo di via del Timavo, ex Weber). I prossimi incontri si svolgeranno presso la sede della Città metropolitana. Innanzitutto, si è registrata l’assenza non giustificata da parte della direzione aziendale, che ha inviato poche righe scritte (di fatto, un tweet), dichiarando ‘superflua’ la loro presenza al tavolo, manifestando, quindi, poco rispetto per i lavoratori e le lavoratrici, ma anche nei confronti delle istituzioni locali. Sicuramente l’azienda ha perso un’occasione”. Così la Fiom Bologna in una nota.
“Abbiamo apprezzato l’attenzione dei consiglieri comunali di fronte alla nostra proposta di sperimentare a Bologna un patto ‘alla tedesca’, per affrontare la crisi prodotta dalla grande trasformazione dell’automotive. Abbiamo proposto di analizzare congiuntamente all’amministrazione locale il ‘Patto per il futuro’, sottoscritto alla Volkswagen, e di affrontare al tempo stesso la tutela dell’occupazione, a partire dalla Marelli, e l’accompagnamento di tutti i lavoratori del settore nella transizione verso la mobilità ecologica. Il territorio provinciale e quello regionale hanno tutte le caratteristiche per produrre forme avanzate di innovazione sociale”, prosegue la sigla di categoria.
“Esprimiamo soddisfazione per le aperture dell’assessore al Lavoro, Marco Lombardo, che ha rilanciato l’idea di verificare la ‘portabilità’ degli accordi realizzati nelle grandi aziende automobilistiche tedesche nel territorio bolognese. Ringraziamo lavoratori e lavoratrici che stamattina – giorno di chiusura aziendale – hanno informato la cittadinanza della situazione della Marelli, con un gazebo allestito dalla Fiom in piazza del Nettuno, in concomitanza con l’udienza conoscitiva”, conclude il sindacato.