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A Roma,
lunedì 6 novembre dalle 10.30 presso la sede nazionale della Filt, “Dire Fare Contrattare. Donne e Uomini insieme per una vera parità di genere”. L’Assemblea Nazionale delle Donne della Filt Cgil è stata pensata “per fare il punto della situazione di come le donne vivono dentro l’organizzazione su tema specifico che è la contrattazione, come suggeriscono anche gli input della Confederazione”, ci spiega la segretaria nazionale Giorgia D’Errico.“Stiamo spingendo molto sulla contrattazione di genere – prosegue - perché emerge che il sindacato, se può segnare un punto storico, lo fa proprio attraverso la contrattazione. Bisogna considerare anche la situazione in cui sono le donne nel nostro Paese: alla settimana del Gender equality sul mercato del lavoro al Parlamento europeo l’Italia è risultata all’ultimo posto, con la Svezia che vede la partecipazione delle donne a oltre il 90%. A maggior ragione, in una categoria come la nostra c’è la necessità di capire come vivere, esserci, avere un’identità e questo non vuole dire contrapporci ma portare un contributo aggiunto”.
Il tema ha quindi un carattere generale, ma ci sono anche peculiarità legate alla categoria dei trasporti, proprio per la tipologia di professionalità e mansioni che hanno favorito un traino principalmente maschile. Motivo per il quale la Filt “nelle attività ferroviarie, merceologiche, del trasporto locale e la viabilità sta provando a dare la possibilità anche alle donne di partecipare e stare dentro un sistema come quello dei trasporti, dove, ad esempio, nelle attività portuali e marittime le donne sono molte poche”, dice D’Errico, facendo notare lo sforzo in atto in alcuni settori, come quello della viabilità, alla ricerca specifica di professionalità per aumentare la presenza femminile.
In alcuni settori le lavoratrici sono infatti in aumento, anche se, sottolinea la segretaria, “sappiamo che, ad esempio, quando si vede una donna alla guida di un autobus o di un treno, ancora salta all’occhio e ancora domina il pregiudizio secondo il quale le donne non sanno guidare. A maggior ragione, in un settore che predispone una donna a situazioni critiche per i rischi che riguardano la salute e la sicurezza e il fenomeno delle aggressioni, noi dobbiamo porci il problema e trattare questo tipo di questioni in modo più sensibile”.
Alla domanda se il sindacato ha altri strumenti per affrontare le disuguaglianze di genere, oltre a quello del contratto affidato dalla Costituzione, D’Errico ricorda che l’organizzazione sindacale “ha ancora una funzione culturale attraverso i lavoratori, una funzione di diffusione della cultura del lavoro e della sicurezza, attraverso la quale ci si abitua ad avere figure femminili in alcune professionalità e mansioni e a trasmettere e imparare a parlare a lavoratrici e lavoratori in un tessuto umano paritario. Si deve parlare di individui, non più di uomini e donne”.
I lavoratori chiedono però coerenza al sindacato, dice la segretaria, illustrando quanto deliberato dalla Filt: “Abbiamo approvato una circolare che esclude la nostra partecipazione a iniziative senza parità di genere tra i relatori, come tante università hanno fatto. Quando si sceglie un parterre non si devono inserire solamente uomini, perché le donne competenti nelle diverse materie, se si vuole, si trovano.
La circolare inoltre è stata firmata da un uomo, dal segretario generale della federazione. Le buone pratiche ci consentono di essere coerenti, motivo per il quale all’assemblea parteciperanno e interverranno anche gli uomini, perché io non occupo uno spazio, lo condivido. La presenza maschile mi consente di intavolare una discussione, non ci si può chiudere, non è più tempo di chiusure. È più forte il messaggio, se è un uomo a portare avanti le proposte che riguardano la parità di genere, così che le donne cessino di essere trattate come una specie protetta”.
All’Assemblea, alla quale partecipa anche Luciana Castellina, dopo l’introduzione di Giulia Grandi del Dipartimento politiche di genere della Filt nazionale, è prevista la relazione di Giorgia D’Errico. Seguono poi gli interventi delle delegate e dei delegati dei trasporti e del segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio, mentre le conclusioni dell’Assemblea sono affidate alla segretaria confederale Lara Ghiglione.