Anche i lavoratori somministrati scioperano. Il 18 ottobre insieme agli addetti del settore automotive che incrociano le braccia per otto ore, si mobilitano i lavoratori ex interinali con i sindacati di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl e UIltemp. E vanno in piazza a Roma per manifestare, difendere l’occupazione e chiedere al governo e a Stellantis di costruire il futuro dell’industria dell’auto.

“Il prezzo della crisi del settore automotive si sta scaricando pesantemente anche sulle condizioni dei somministrati – scrivono le organizzazioni sindacali -: le ore di assegno di integrazione salariale nel biennio 2022 - 2023 sono state 790.566 e hanno interessato 5.375 persone. Nei primi nove mesi del 2024 contiamo già 195.130 ore e 2.562 lavoratori interessati. Negli ultimi tre anni si sono persi oltre 3 mila posti di lavoro, somministrati con elevate anzianità di servizio che erano ormai parte integrante dell’organico strutturale dell’azienda”.

Nidil, Felsa e Uiltemp condividono e sostengono quindi le richieste di Fim, Fiom e Uilm al governo e a Stellantis di realizzare un accordo quadro generale che possa dare risposte positive non solo a chi lavora negli stabilimenti del gruppo, ma anche a tutti coloro che lavorano nell’indotto, indipendentemente dalla tipologia di contratto. “Senza un serio piano di sviluppo industriale in Italia, la quantità e la qualità dell'occupazione saranno sempre a rischio” concludono i sindacati.