“L’autonomia differenziata non riguarda solo il sud ma l’intero Paese, questo è il messaggio che deve passare, è necessario coinvolgere tutti per portare al voto i cittadini”, così la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione intervenendo dal palco dell’isola di Procida durante la Festa dell’Unità.

Ghiglione spiega perché la riforma Calderoli è pericolosa: “In un mondo di competizione globale dividere il Paese in 21 staterelli ci rende più deboli. A rischio sono i diritti costituzionali: dalla salute all’istruzione ai diritti di cittadinanza. Si rischia la disgregazione territoriale dei diritti un Paese dove bisognerà essere fortunati per dove si nasce”. Anche il tema dei Lep a invarianza di spesa “non sarà come ce la stanno raccontando ma i livelli essenziali delle prestazioni saranno messi in discussione”.

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Ma l’autonomia penalizza anche per il mondo del lavoro. “Ci saranno problemi – dice Ghiglione – l’autonomia differenziata prelude all’indebolimento dei contratti collettivi nazionali con il rischio di ridurre le tutele generali e il ritorno delle gabbie salariali. A chi ci chiede come Cgil perché non ci occupiamo solo di lavoro rispondiamo che noi siamo un sindacato confederale a cui interessano le condizioni di vita e di lavoro delle persone”.

Capitolo salari, “abbiamo portato avanti il tema del salario minimo – prosegue la dirigente sindacale – contro un governo che invece esista e si sviluppi una condizione di salario povero. I temi della democrazia, dei contratti collettivi nazionali e della rappresentanza stanno all’interno della battaglia contro l’autonomia e per questo chiediamo una legge sulla rappresentanza dei sindacati che riconosca effettivamente chi rappresenta i lavoratori”.

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A questo, conclude Ghiglione, “si aggiunge che come Cgil abbiamo presentato cinque quesiti referendari che riguardano il mondo del lavoro, le tutele, la sicurezza”.