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Nella mattinata di ieri, 1° febbraio, è arrivato il tanto atteso rinnovo del contratto integrativo della Ferretti. Il premio riguarda tutti i sei stabilimenti del gruppo di cui due sono stabilimenti marchigiani, lo stabilimento di Ancona, con 121 dipendenti, e quello di Mondolfo, con 168 addetti.
Nel 2021, l’azienda ha raggiunto un fatturato record e nel primo semestre aveva già eguagliato i numeri dell’anno precedente 2020. La crescita del gruppo è fuori discussione, tant’è che proprio lo scorso anno si sono perfezionate oltre venti nuove assunzioni nei due cantieri marchigiani. Il premio concordato, che è uno dei più importanti del settore e della Regione, sarà di 3.500 euro al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
In particolare, la direzione del gruppo Ferretti e il coordinamento nazionale delle Rsu, assistito dai relativi rappresentanti nazionali e territoriali, si sono incontrati martedì 1 febbraio per sottoscrivere un’ipotesi di accordo riguardo alla definizione della nuova contrattazione di secondo livello nei cantieri del gruppo. Il lavoro negoziale, iniziato a settembre scorso, non si è mai interrotto, malgrado gli eventi pandemici e si è caratterizzato da incontri in presenza, online e misti. Al termine dell’incontro, direzione aziendale e sindacati hanno raggiunto un’intesa sui princìpi e i criteri che regoleranno la nuova contrattazione di secondo livello, con riferimento in particolare ai trattamenti normativi, economici legati ai risultati e all’andamento dei cantieri che fanno parte della Ferretti.
In particolare, questi i punti salienti dell’intesa: rafforzamento delle relazioni sindacali con il potenziamento dei confronti finalizzati a salvaguardare le condizioni generali dell'occupazione diretta, rendendola più stabile; confronto sull’attività in appalto con potenziamento delle tutele generali sul personale esterno; istituzione di una commissione per la rivisitazione del sistema classificatorio; aumento graduale del ticket pasto; miglioramento delle modalità di erogazione delle risorse collegate al premio di risultato, con una percentuale dell'80% sull'indicatore della produttività; miglioramento significativo del riconoscimento del premio per tutti i nuovi assunti.
"In generale - evidenziano i sindacati -, ci sono importanti novità sui riconoscimenti economici, i pesi percentuali che li definiscono e sono stati migliorati i tempi progressivi in cui i nuovi assunti riceveranno i contenuti dell’intesa, in precedenza applicati dal gruppo. Questo accordo riguarda sia gli aspetti normativi sia quelli economici che ricadranno nella vita lavorativa. Risponde alla volontà delle parti migliorare la qualità delle condizioni di lavoro e la redistribuzione economica dei risultati aziendali ottenuti grazie al contributo di tutti i lavoratori. Questo importante risultato è stato raggiunto anche grazie ai lavoratori che hanno partecipato alle assemblee, che hanno portato un loro contributo attraverso la partecipazione attiva e soprattutto a coloro che, scegliendo di aderire alle tre organizzazioni sindacali confederali, hanno dato forza a sostegno della delicata fase negoziale".
Vale la pena di ricordare, precisano le sigle di categoria, come in questa tornata contrattuale, per raggiungere l’accordo non sia stato necessario ricorrere, come in passato, allo strumento dello sciopero. I termini dell’intesa passeranno ora al vaglio delle assemblee dei lavoratori che si svolgeranno nelle prossime settimane.