La Berco ha ritirato i 480 licenziamenti e la disdetta dell’integrativo. La notizia è trapelata subito dopo l’ora di pranzo di oggi, 14 novembre, alla fine del tavolo al Mimit, il ministero delle Imprese e del Made in Italy dove era in discussione la vertenza. Inizialmente a diffonderla sono stati fonti sindacali, come ha scritto l ‘Ansa nel primo lancio di agenzia. L’azienda, di proprietà di Thyssenkrupp, ha deciso di ritirare la procedura di licenziamento collettivo annunciata nei giorni scorsi.

La lotta ha pagato

“Lo sciopero generale dei metalmeccanici della provincia di Ferrara di lunedì scorso, 8 novembre – hanno scritto i sindacati metalmeccanici in un comunicato unitario firmato dai responsabili nazionali di Fim Fiom Uilm del settore siderurgico Valerio D'Alò, Loris Scarpa e Guglielmo Gambardella –, tutte le mobilitazioni messe in campo dai sindacati e i ricorsi legali hanno consentito di far ritirare le iniziative unilaterali da parte dell’azienda, a partire dalla procedura di licenziamento. Stante la gravità della situazione economica e industriale, ci renderemo disponibili con l’azienda per individuare soluzioni condivise per assicurare una prospettiva di lungo periodo”.

Per trovare una soluzione condivisa il sindacato chiama in causa il ministero e “la disponibilità di strumenti utili per il rilancio dell’azienda”. Secondo Fim Fiom e Uilm, servirà il supporto della capogruppo Thyssenkrupp “che dovrebbe prevedere adeguati investimenti per incrementare la competitività. Siamo consapevoli che il contesto di mercato in cui opera Berco è estremamente competitivo. Per questo motivo, se vogliamo assicurare il mantenimento dei posti di lavoro, non si dovrà escludere di immaginare percorsi industriali aggiuntivi all’attuale business”.

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Parta un confronto di merito sul piano industriale

“Questa è una discussione che si potrebbe affrontare solo a valle di un confronto di merito sul piano industriale. Nei prossimi giorni si avvierà il confronto in sede aziendale per la gestione degli aspetti occasionali e industriali. Il tavolo è stato riconvocato per il prossimo 25 novembre”.

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