Ingegneri e informatici di Engineering domani, 18 dicembre, si fermano per due ore. A Palermo, un presidio indetto dalla Fiom, si terrà dalle 11 alle 13 davanti alla sede dell'azienda, in viale Regione siciliana, 7275. La protesta, di carattere nazionale, sta coinvolgendo i 200 dipendenti palermitani di Engineering ingegneria informatica spa. Dopo gli scioperi del 25 settembre, del 19 ottobre e del 4 dicembre scorsi, i lavoratori tornano di nuovo a incrociare le braccia per chiedere il rinnovo del contratto integrativo, fermo dal 2009.
“L'azienda ha risposto finora col silenzio, le richieste dei lavoratori sono rimaste inascoltate. Urge un tavolo di confronto, che dia ai lavoratori quello che abbiamo proposto nella piattaforma integrativa – dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti, segretari generale e provinciale Fiom Palermo –. Dopo 10 anni, l'azienda riapra la discussione e riveda quello che spetta ai lavoratori. Tra il 2009 e il 2018, Engineering ha ormai consolidato la sua crescita: è in stato di salute, fa utili, i ricavi sono passati da 700.000 a un miliardo di euro e i dipendenti cresciuti da circa 7.000 a 10.500 unità. Un'azienda come questa, riconosciuta come un colosso del settore, non può non redistribuire parte della sue risorse ai lavoratori, che contribuiscono a renderla leader sul mercato nella trasformazione digitale e nella ricerca sul software”.
Il 25 settembre si è svolto il primo sciopero all'interno di un pacchetto di 14 ore. I dipendenti ritengono “inaccettabile” l'atteggiamento del gruppo e chiedono vengano fatti valere i loro diritti.