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"Si è svolto oggi l’incontro con la direzione aziendale di Cnh Industrial - Iveco sui risultati del premio di efficienza. Gli stabilimenti di Brescia, Bolzano, Modena, Suzzara, Piacenza, Jesi, Lecce e Foggia hanno raggiunto un premio che varia da circa 650 a 1.000 euro, nonostante la forte risalita produttiva che ha visto impegnati le lavoratrici e i lavoratori nel corso del 2021. Fpt di Torino è l’unico stabilimento a non aver raggiunto la soglia minima del premio. Lo stabilimento torinese è stato oggetto di una riorganizzazione delle produzioni ed è uno dei punti cardine dell’accordo quadro del marzo 2020, inoltre il 2021 ha visto le lavoratrici e i lavoratori fortemente impegnati nella produzione con ricorso anche al lavoro straordinario. Impegno che ora deve essere riconosciuto, ma decisamente in maniera diversa rispetto a quanto già avvenuto lo scorso anno". Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil, responsabile automotive, e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom.
Per le 'tute blu' della Cgil, "quanto avvenuto a Fpt Torino è inaccettabile, e per questo si metteranno in campo con le lavoratrici e i lavoratori iniziative di mobilitazione. Questa vicenda conferma nuovamente l’impostazione sbagliata nella costruzione di un premio totalmente variabile che non tiene conto della quantità e qualità della produzione che i lavoratori garantiscono all’azienda. Inoltre, il gruppo ha comunicato che Cnh Industrial e Iveco hanno intenzione di cambiare il sistema Wcm, su cui è basato il premio. È necessario aprire un tavolo di confronto unitario con l’obiettivo di arrivare a un accordo condiviso su un eventuale nuovo sistema premiante che sia partecipato con le lavoratrici e i lavoratori. Nei prossimi giorni, saremo impegnati nella ricerca di soluzioni contrattuali che tutelino l’occupazione e migliorino le condizioni di lavoro e salariali".