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Grande partecipazione a Bologna e a Rimini delle lavoratrici e dei lavoratori ex Ogr (ora Omc Trenitalia), in occasione della seconda azione di sciopero indetta a livello regionale dalla Filt Cgil Emilia Romagna, con adesioni di partecipazione vicine al 75%.
"Rivolgiamo con soddisfazione un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a questa importante giornata di lotta e di rivendicazione, per evitare la dispersione di lavoro dei due stabilimenti industriali, di risorse pubbliche, e la potenziale perdita di oltre 300 posti di lavoro altamente specializzati. Ribadiamo la massima preoccupazione in merito allo scenario evolutivo, e al percorso organizzativo-gestionale della manutenzione dei rotabili Trenitalia in Emilia Romagna", afferma in una nota la Filt Emilia Romagna.
"Senza il mantenimento della capacità produttiva attraverso investimenti infrastrutturali, formazione e assunzioni mirate gli stabilimenti di Bologna e Rimini non avranno futuro e saranno destinati al lento ridimensionamento ed al rischio di chiusura: ad oggi le due ex Ogr non rientrano nei piani di investimento presentati ai tavoli nazionali da Trenitalia. Importanti gli incontri odierni con i componenti del Consiglio regionale intervenuti al presidio dei lavoratori, e con la Regione Emilia Romagna: le Istituzioni e la politica si sono attivate, e lavoreranno per arrivare alla piena salvaguardia delle Officine di Bologna e Rimini con percorsi industriali territoriali in funzione del Piano d'Impresa Nazionale. Visto quanto è in gioco per le Città di Bologna e Rimini, riteniamo indispensabile questo coinvolgimento del mondo della Politica del Territorio: come Filt Emilia Romagna siamo pronti a riprendere insieme alla RSU la discussione con l'azienda per garantire un futuro industriale ed occupazionale per le ex Ogr di Bologna e Rimini", conclude il sindacato.