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Per il sindacato dei trasporti, non si ferma e continua il “percorso di dispersione professionale e produttiva” che investe, sotto le due Torri, 125 dipendenti. A seguito della prima azione di sciopero del 22 gennaio scorso, non vi sono purtroppo state risposte concrete da parte di Trenitalia, a livello territoriale come a livello nazionale, che invertissero le scelte intraprese di lento e silente percorso di dismissione industriale.
"Negli anni, Trenitalia aveva concordato con le parti sociali, sia a livello nazionale che locale, una serie di piani di investimento che nella situazione pandemica attuale sono finiti nel dimenticatoio, con il rischio di produrre nel silenzio generale la dismissione di questa importante realtà. L’ultimo verbale risale al gennaio 2020, ma solo il 27 dicembre dello scorso anno le parti si erano riunite nuovamente in Regione, in merito alla salvaguardia del patrimonio produttivo anche dell’officina di Bologna", dichiara ancora la Filt provinciale.
Ovviamente, in occasione del presidio saranno rispettate le normative relative all'emergenza Covid 19.