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"Quella di oggi deve essere una giornata di svolta per i 700 lavoratori di Blutec e per i 300 dell'indotto". Almeno questo è l'auspicio di Roberto Mastrosimone , segretario Fiom-Cgil Sicilia, che si prepara a partecipare oggi, 9 aprile, a Roma all'incontro con il Governo (ore 16) per discutere in merito alla reindustrializzazione di Termini Imerese.
E a Roma ci saranno anche i lavoratori di Blutec e dell'indotto, circa un centinaio, che ieri sera alle 21 si sono dati appuntamento davanti ai cancelli dello stabilimento di Termini Imerese per partire con due pulmann alla volta della capitale, per dare vita dalle 14 ad un presidio davanti al Ministero dello Sviluppo economico, a cui parteciperanno anche una decina di sindaci del comprensorio.
“Nell’incontro - spiega ancora Mastrosimone - chiederemo un intervento forte del Governo nazionale e della Regione, con il coinvolgimento di Fca, per soluzioni concrete che vadano nella direzione della riapertura dello stabilimento e della ripresa della produzione”.
"Il confronto al Mise deve servire a dire qual è il futuro per lo stabilimento e per i lavoratori. C’è un commissario che non può essere un commissario liquidatore, vogliamo sapere quale è il piano industriale con cui andare avanti, altrimenti è a rischio anche la cassa integrazione”: ha detto Francesca Re David, segretaria generale nazionale Fiom, al termine della manifestazione dello scorso 21 marzo a Termini Imerese. “Il punto è ricominciare a produrre - ha aggiunto Re David - finora abbiamo avuto montagne di piani, ma nessun prodotto. Quindi, ci vuole un soggetto industriale e, al riguardo, Fiat si deve assumere le sue responsabilità, come anche il governo nazionale deve fare la sua parte”.