PHOTO
“Viviamo una crisi strutturale del capitalismo, quel modello non funziona più. La risposta può essere una rivoluzione per cambiare le cose in senso di maggiore giustizia sociale ma che potrebbe avere anche un altro indirizzo, qualcosa che riduce democrazia, spazi di partecipazione. Se non la facciamo noi la faranno quelli interessati a conservare potere, a concentrarlo in poche mani. Serve una politica non per i poveri ma dei poveri, la politica è centrale ma serve un protagonismo, una soggettività che spinga al cambiamento dei paradigmi sociali. La questione femminile, la lotta delle donne, è l’unica rivoluzione che va avanti, e quindi in questa necessità di cambiamento diventa centrale. Il prezzo che ci impone la società è alto, le violenze sulle donne nascono da questo sconvolgimento delle identità maschili ancorate a un potere e una centralità che mettiamo in discussione da anni. C’è ancora una società che neutra non è, è costruita sui modelli maschili però, perché l’avanzamento delle donne ad esempio nel mondo del lavoro contrasta con la mancanza di servizi pubblici di sostegno e assieme su un lavoro di cura che ricade ancora quasi per intero su di loro. Però è vero che siamo tra i Paesi più avanzati nel campo dei diritti delle donne: pensate ai sei mesi di aspettativa retribuita da lavoro in caso di maternità. Una conquista legata al nome di Teresa Noce e al ruolo della Cgil e delle Camere del Lavoro. Quei presidi sui territori che hanno recepito i bisogni delle donne in quel caso, oltre le rivendicazioni contrattuali. E soprattutto in una fase di crisi tornare sul territorio è fondamentale, per cogliere i bisogni sociali emergenti al di là dell’ambito del lavoro o comunque ad esso collegati". E’ il messaggio di Luciana Castellina, ospite a Bari della Cgil Puglia che ha organizzato una iniziativa dal titolo “Eravamo, siamo, saremo”.
Nome e volto storico della sinistra e delle lotte per la giustizia sociale e la parità di genere, Castellina, 94 enne, è politica, giornalista e scrittrice. E’ stata parlamentare ed eurodeputata. Il suo impegno ha attraversato l’Udi – l’Unione Donne Italiane - così come l’Arci, di cui è presidente onoraria. Ha diretto il settimanale Pace e Guerra, è stata vice presidente della Lega per i diritti dei Popoli, coordinatrice del movimento pacifista europeo per tutto l’arco degli anni ’80. Uno dei suoi libri, La Scoperta del Mondo, che racconta la sua adolescenza e la sua iniziazione politica, è stato nella cinquina finalista del prestigioso Premio Strega.