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Per i dirigenti sindacali “si tratta di un chiaro attacco all’economia circolare; è il tentativo, come per l’art.177 del Codice degli appalti, di smembrare le società concessionarie per ridurre la loro efficienza. È una proposta che al di là delle intenzioni dei presentatori, oggettivamente favorisce quei processi d'infiltrazione della criminalità organizzata nella gestione dei rifiuti finalizzati al monopolio di questo settore delicato della vita pubblica. È, ancora, un’idea che tende a liberalizzare a ogni costo: anche a costo dell’efficienza, della qualità e della trasparenza”. “Chiediamo al Governo che l’emendamento venga rigettato – concludono i tre sindacalisti –, affinché il ddl concorrenza non divenga il contenitore delle spinte peggiori e possa pregiudicare lo sviluppo dell’economia circolare”.
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