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“Piazza della Loggia, una tragedia che ci riflette”. Continuano le attività del Calendario civile del progetto della Cgil Avellino, l’associazione Laika e Auser Avellino, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Struttura di Missione eventi) e la collaborazione dell’Ordine dei giornalisti della Campania. Oggi, 10 gennaio, dalle ore 17:30 presso il Circolo della stampa di Avellino Corso Vittorio Emanuele II, in programma una iniziativa che vedrà il coinvolgimento di qualificati giornalisti sul ruolo del giornalismo d’inchiesta. Potrete seguirla anche in diretta su Collettiva.
“Creare un sapere resistente, una memoria forte sulle tragedie che hanno colpito l’Italia e hanno cercato di minare la Repubblica o meglio la Costituzione Italiana del 1948”, così ha presentato l’iniziativa Franco Fiordellisi della Cgil Avellino che coordinerà il dibattito.
“Il ruolo del giornalismo d’inchiesta e della stampa libera, o della libertà di stampa, come recita l’art. 21 della Costituzione Italiana – tutti i cittadini della Repubblica hanno il diritto di essere informati – è stato fondamentale negli anni funestati dalla strategia della tensione che ha minato le fondamenta democratiche dell’Italia”, ha detto Fiordellisi.
“In Piazza della Loggia, la strage causò otto morti e 102 feriti, e fece parte di una lunga sequela di attentati che da Portella della Ginestra alla stazione di Bologna per decenni ha insanguinato l’Italia senza che nessuno dei mandanti e dei protettori della mostruosa trama eversiva sia stato individuato e colpito. E anche gli esecutori materiali di quegli attentati quasi mai sono stati individuati. Così è stato anche per la strage di Piazza della Loggia, per cui il sapere e la memoria di questi eventi vanno portati avanti anche con le inchieste giornalistiche scevre da idee complottiste ma da dati certi e incontrovertibili, grazie anche a documenti desecretati di servizi segreti di altre nazioni come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti”.
“Per questo – ha concluso Fiordellisi – come Cgil riteniamo fondamentale e da tutelare il lavoro del giornalista investigativo che ci porta a riflettere, ad aprire gli occhi e la mente, a sapere. Per questo auspichiamo una nutrita partecipazione di giovani, cittadini e politici”.
Alla discussione parteciperanno Alberto Nerazzini, Vinicio Marchetti e Rossella Fierro.