Associazioni, ong, sindacati, artisti e semplici cittadini sono scesi in piazza Montecitorio per denunciare la responsabilità delle autorità italiane nelle continue stragi di persone migranti nel Mediterraneo centrale e nel ciclo di violenze, sfruttamento e violazioni dei diritti umani a cui sono sistematicamente sottoposti migranti e rifugiati in Libia.
Quattro le richieste della società civile:
- stop al rinnovo della missione in Libia e alla prosecuzione della cooperazione con le autorità libiche senza garanzie concrete sulla protezione dei diritti umani di migranti e rifugiate;
- no al sostegno e alla collaborazione con la "Guardia costiera libica" finalizzato al respingimento forzato in Libia;
- sì alla costruzione di un piano che preveda l'evacuazione immediata delle persone rinchiuse nei centri di detenzione libici e all’estensione dei canali di ingresso regolari per persone migranti e rifugiate;
- sì al ripristino di un sistema istituzionale di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e al riconoscimento del ruolo essenziale svolto dalle ONG per la salvaguardia della vita in mare.
Tra i promotori anche la Cgil. Alla manifestazione, tra gli altri, ha partecipato anche Susanna Camusso, responsabile delle Politiche europee e internazionali.