A Torino riapre il Centro di permanenza per il rimpatrio di corso Brunelleschi, dopo due anni di chiusura dovuta a danni strutturali provocati dalle numerose rivolte seguite anche alla morte di due immigrati, Hossain Faisal nel 2019 e di Moussa Balde nel 2021.
Una decisione contro la quale da tempo fa sentire la propria voce la “Rete Torinese contro tutti i Cpr”, che proprio lo scorso 21 marzo ha manifestato in piazza Carignano per rendere chiari ai cittadini i motivi della contrarietà alla riapertura del Centro di permanenza per i rimpatri, dove vengono rinchiusi in condizioni inaccettabili i migranti e i richiedenti asilo che non ottengono il permesso per vivere in Italia, in attesa di essere mandati nei loro Paesi d’origine. Nel video la vicenda del centro nelle parole di Elena Ferro, segretaria della Cgil di Torino.
La manifestazione è una delle numerose indette dalla “Rete Torinese contro tutti i Cpr”, nata nel 2024 per chiedere la chiusura di tutti i Cpr per volontà della Presidenza della Circoscrizione 3 della città di Torino, insieme a Cgil, Gruppo Abele, Libera, Pastorale Migranti, Acli, Asgi, Arci, GrIS Piemonte, Anpi e dall’Ufficio garante dei diritti delle persone private della libertà personale torinese.