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Ricoverato il 29 febbraio nel reparto malattie infettive dell’Ospedale dell’Università centrale delle Asturie (Huca) a Oviedo a causa di una polmonite associata al Coronavirus, il 16 aprile 2020 moriva, dopo aver lottato strenuamente per mesi, Luis Sepúlveda, scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta, regista, attivista politico membro della scorta personale del presidente cileno Salvador Allende.
Esule politico, guerrigliero, ecologista, viaggiatore dal passo ostinato e contrario. Un dispensatore di sogni. Un poeta rivoluzionario. Un intellettuale combattente che nonostante tutto ci ha insegnato a sognare.
Sepúlveda e la moglie Carmen Yáñez erano stati in Portogallo dal 18 al 23 febbraio, al festival letterario 'Correntes d'Escritas' a Póvoa de Varzim, e i primi sintomi erano comparsi qualche giorno dopo. Fino alla conferma della diagnosi, arrivata il 29 febbraio, e al ricovero in ospedale, nelle Asturie, dove lo scrittore viveva dal 1996, a Gijon.
A 13 anni Luis sognava di diventare un calciatore ma l’incontro con Gloria, ‘la ragazza più bella del mondo’ lo farà andare in un’altra direzione, verso la poesia che era la cosa che lei amava di più.
Da Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare a Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, da Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa a Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà Sepúlveda ci ha insegnato tutto quello che un bambino dovrebbe imparare - e un essere umano adulto dovrebbe non dimenticare - per continuare a ritenersi veramente tale.
Spiegava il poeta una volta al País “la buona notizia è che la Storia vera è stata la storia dei perdenti perché i vincenti si sono fatti riscrivere la storia a modo loro. È a noi scrittori che tocca dare voce ai dimenticati (…) Sono uno scrittore perché non so fare altro che raccontare storie. Ma sono anche un essere sociale, un individuo che rispetta se stesso e intende occupare un piccolo posto nel labirinto della storia. Da questo punto di vista, sono il cronista di tutti coloro che giorno dopo giorno vengono ignorati, privati della storia ufficiale, che è sempre quella dei vincitori”.
“Raccontare bene una storia - aggiungeva - è l’unico dovere di uno scrittore, non cambiare la realtà, perché i libri non cambiano il mondo. Lo fanno i cittadini”.
“Siamo esseri umani - diceva - e questa condizione è determinata dal nostro essere legati alla socialità, alla possibilità di riunirci, ad essere parte di una collettività chiamata famiglia umana. Oggi c’è una tendenza ad isolare l’individuo, a fare in modo che dimentichi la sua socialità, tuttavia io mi oppongo a questo e insisto nella necessità di essere sociali (…) Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso”.
Sei una gabbiana - diceva il gatto Zorba a Fortunata - Su questo lo scimpanzé ha ragione, ma solo su questo. Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana, una bella gabbiana. Non ti abbiamo contraddetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall’uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra esseri completamente diversi.