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Stranieri in Veneto: una componente in crescita che riequilibra il calo demografico e che offre forza lavoro impiegata in mansioni faticose e in settori specifici (turismo, costruzioni, logistica, servizi personali) producendo un valore aggiunto pari al 9,8% del Pil regionale. Ma come la presenza nel mondo del lavoro di manodopera immigrata pone al sindacato la necessità di sviluppare buone prassi di contrattazione che favoriscano l’integrazione e l’inclusione? E come contrastare invece quei fenomeni di illegalità e di sfruttamento della manodopera (caporalato, dumping contrattuale) che sono presenti nelle nostre campagne o nelle catene dei subappalti. come emerge ormai con una inquietante frequenza dalle indagini di forze dell’ordine ed ispettorati? Ne parlerà la Cgil regionale in un convegno (“Migrazioni, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Veneto”) in programma per domani (10 dicembre) alle ore 9.30 a Mestre, al Centro culturale Candiani.
Alla relazione di Silvana Fanelli (segreteria Cgil) e alla presentazione di un focus sull’immigrazione in Veneto da parte di Enrico di Pasquale (Fondazione Moressa) seguiranno interventi di sindacalisti e delegati che racconteranno esperienze e trarranno valutazioni sulle azioni da mettere in campo sia sul piano lavorativo che sociale. Un particolare contributo verrà dato da Anna Maria Bilato, dell’ Inca Veneto, mentre le conclusioni sono affidate a Giuseppe Massafra della segreteria nazionale della Cgil.
Nel Veneto gli immigrati sono più di 500 mila (pari al 10,2% della popolazione) e negli ultimi 5 anni vi sono state 100 mila naturalizzazioni. I nuovi permessi riguardano nella stragrande maggioranza i ricongiungimenti familiari, indice di una volontà di chi arriva nel nostro territorio di restare e di integrarsi, mentre sono calati drasticamente i permessi di lavoro (poco più di 2.000 in un anno, includendo anche gli stagionali). È questo un punto critico anche a fronte delle richieste di manodopera da parte delle imprese artigiane e agricole della regione, da cui non sono mancati gli appelli anche nei mesi scorsi. Nel corso dell’incontro saranno forniti dati sul lavoro degli immigrati in Veneto (composizione percentuale nei principali settori di occupazione), oltre che sul loro apporto all’economia regionale e fattori demografici.