La fuga dei  cervelli potrebbe finire, se solo il governo investisse sui giovani e questi stessi cervelli potrebbero dare un grande contributo alla ripresa del paese”. Lo sostengono, in una nota, Andrea Gattuso, del dipartimento politiche giovanili della Cgil Sicilia e Ferruccio Donato, della segreteria regionale del sindacato, commentando le dichiarazioni del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, sulla fuga dei cervelli dall’Italia.

Le parole del ministro stupiscono. Anche perchè è nelle possibilità del governo fare interventi per la formazione, la ricerca, contro il precariato e per il lavoro delle giovani generazioni. I giovani preferirebbero restare nel proprio paese e adoperarsi per il suo rilancio, piuttosto che andare via; il governo ha l’obbligo di fare in modo che questo possa realizzarsi”. Per Gattuso e Donato, “l’esecutivo già da subito nell’ambito della riforma del lavoro puo’ fare qualcosa per i giovani, diminuendo la precarietà del mondo del lavoro, estendendo gli ammortizzatori sociali, promuovendo interventi per la crescita”.