Reintrodurre la ricongiunzione gratuita dei contributi previdenziali versati a Inps e Inpdap, cancellando l'onerosità che è stata più volte considerata un errore del legislatore. E' quanto propone Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera intervenendo, insieme a Fulvia Colombini, della presidenza dell'Inca alla trasmissione "Mi manda Rai 3" di ieri mattina.
L'11 febbraio, ha annunciato Damiano, ci sarà un nuovo incontro con Inps e ministero del Lavoro per fare chiarezza, cominciando dai costi dell'operazione sui quali pesa molta confusione, ha detto. Un fatto che è stato più volte sottolineato dall'Inca sin dal momento in cui è stata approvata la norma della legge 122/2010 (art. 12, commi da 12 septies a 12 undecies) che ha reso onerosa la ricongiunzione contributiva per quanti devono ricongiungere contributi da Inpdap a Inps per il diritto a pensione.
Una norma fortemente contestata e ingiusta per quanti si sono visti recapitare dall'Istituto di previdenza la richiesta di pagamento di somme ingenti, anche di oltre 70 mila euro per poter andare in pensione. "E' inaccettabile equiparare la ricongiunzione al riscatto di laurea - ha spiegato Fulvia Colombini, durante la trasmissione -, soprattutto in considerazione del fatto che questi lavoratori hanno sempre versato i contributi dovuti. Dunque, non si capisce perché all'improvviso si introduce l'onerosità dell'operazione, come se non si fossero fatti i versamenti. E' uno sbaglio del legislatore che deve essere corretto". Sull'argomento, nei giorni scorsi è intervenuto anche il ministro del Lavoro Poletti annunciando un'apertura del governo. L'auspicio dell'Inca è che si provveda a rimediare quanto prima per ripristinare il diritto alla ricongiunzione gratuita di tutti i versamenti effettuati nelle diverse gestioni.