"Sta assumendo contorni allarmanti, la politica antimigratoria del ministro Salvini, che ha ordinato la chiusura e lo smantellamento del 'modello Riace', il Comune calabrese simbolo dell’accoglienza ed esperimento d'integrazione fattiva per tanti migranti". È quanto afferma una nota della Filcams nazionale.
"Dopo l’arresto di Mimmo Lucano, sindaco della città, da una settimana agli arresti domiciliari, con l’accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, il Viminale ha revocato in toto il progetto per anomalie nella documentazione presentata dall’amministrazione locale e, nel contempo, ordinato il trasferimento in altre città dei cittadini migranti, seppur su base volontaria", continua il comunicato sindacale.
“Dobbiamo difendere e sostenere un modello di accoglienza e integrazione positivo in un territorio a rischio spopolamento, pur non nascondendo eventuali inadempienze. Ma soprattutto dobbiamo difendere la nostra democrazia, i nostri valori e arginare, tutti insieme, questi continui attacchi e interventi mirati al restringimento delle libertà di tutti noi". Sono le parole di Maria Grazia Gabrielli, segretaria agenerale della Filcams nazionale.
“Il governo continua a seminare odio e razzismo, con provvedimenti sempre più aggressivi e pretestuosi, una comunicazione verbale populista e intollerante e costanti attacchi a tutto ciò che si caratterizza come 'diverso'. Non possiamo più accettare e sottostare a questo tipo di narrazione, soprattutto quando la stessa diviene iniziativa politica. Per questo, difendiamo anche noi il modello Riace, un modello d'integrazione positivo, e sosterremo tutte le forme di protesta democratiche e tutte le azioni messe in campo per arrestare questa deriva antidemocratica”, conclude la dirigente sindacale.