Si terrà sabato 2 dicembre, in contemporanea in cinque città italiane (Roma, Torino, Bari, Palermo e Cagliari), la mobilitazione nazionale della Cgil per cambiare il sistema previdenziale, sostenere sviluppo e occupazione, garantire futuro ai giovani. Queste, le richieste dell’organizzazione sindacale, dopo l'esito del confronto con il governo sul tema della previdenza, considerato 'insufficiente'.
La Cgil Basilicata sarà a Bari, con 40 pullman da tutto il territorio regionale e oltre 2000 partecipanti. La mobilitazione ha lo scopo di dare forza e continuità alla vertenza pensioni, bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile, garantire un futuro ai giovani e assicurare una effettiva rivalutazione delle pensioni attraverso una modifica sostanziale del sistema previdenziale.
Afferma il segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa: “Il 2 dicembre riportiamo al centro della discussione politica il lavoro e la vertenza pensioni. La riforma previdenziale ha un’importanza di grande rilevanza sulle vite di milioni di lavoratori, lavoratrici, pensionati e soprattutto per le future generazioni, una vertenza che va ben al di là della legge di Bilancio. L’obiettivo è e rimane quello di modificare la legge Fornero, affinché si possa costruire un sistema previdenziale, non solo sostenibile economicamente, ma più giusto, solidale e flessibile. Chiusa la trattativa con il governo, ora si passa al percorso parlamentare in cui sono ancora possibili modifiche che abbiamo deciso di sostenere con un'iniziativa di mobilitazione".
L’appello è rivolto a tutti i lavoratori, pensionati e giovani, per modificare la 'Fornero' e cambiare la legge di bilancio e soprattutto sostenere lo sviluppo e l’occupazione, garantire un futuro ai giovani e dare voce al mezzogiorno. Il Sud, a causa della crisi, ha visto aumentare il divario con altre aree del Paese e si trova in una condizione di povertà e disagio sociale dovuta a una lunga afasia politica. Il tutto, 'grazie' a una classe dirigente sempre più distante dai bisogni delle persone e che, di fronte al crescente impoverimento economico e sociale, sembra aver smarrito ogni pensiero programmatico di lungo periodo. Dunque, una ragione in più per il Mezzogiorno di dare vita a una grande mobilitazione per chiedere le giuste risorse, a sostegno di una buona occupazione e di uno sviluppo per quei territori che più di altri scontano le conseguenze della mancanza di lavoro", aggiunge il dirigente sindacale.
Per la provincia di Potenza i pullman partiranno da: Lauria, Latronico, Lagonegro, Rivello, Rotonda, Castelluccio, Senise, Castronuovo, Terranova, Marsico Nuovo, Villa d’Agri, Corleto – Tramutola, Melfi, Rionero, Lavello, Venosa, Maschito, Acerenza, Oppido, Genzano, Potenza. Per la provincia di Matera, invece la partenza è prevista da: Stigliano, Nova Siri, Bernalda, Montescaglioso, Matera, Tricarico e Irsina.