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Il presidente del Consiglio Mario Monti oggi pomeriggio (18 settembre) ha avuto una conversazione telefonica con Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, convenendo di incontrarsi sabato 22 alle 16 a Palazzo Chigi. E' quanto si legge in un comunicato di Palazzo Chigi.
"Nell'occasione - spiega la nota - verrà fornito il quadro informativo sulle prospettive strategiche del gruppo Fiat, con particolare riguardo all'Italia". Viene quindi fornita la lista degli altri partecipanti alla riunione: il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, il presidente della Fiat, John Elkann.
Oggi proprio Marchionne aveva parlato su Repubblica, intervistato dal direttore Ezio Mauro, e rispondendo alle molteplici accuse mosse dopo l'annuncio dell'abbandono del piano Fabbrica Italia.
"Io non ho mai parlato di esuberi, non ho proposto chiusure di stabilimenti, non ho mai detto che voglio andar via. Le assicuro che ci vuole una responsabilità molto elevata per fare queste scelte oggi", ha affermato Marchionne nell'intervista. Però, alla Fiat non si può pensare "come a un'azienda soltanto italiana". La Fiat "opera nel mondo, con le regole del mondo. Per essere chiari: se io sviluppo un'auto in America e poi la vendo in Europa guadagnandoci, per me è uguale, e deve essere uguale", a suo avviso.
"Marchionne ha tenuto una posizione molto difensiva, nella quale, però, non dà le risposte di cui il Paese ha bisogno". Questo il commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, rilasciato dopo l'intervista dell'ad del Lingotto.