A un anno dall’avvio della regolarizzazione di colf e badanti il processo registra questi numeri: "a fronte di 300mila domande giunte ce ne sono ancora 130mila, pari al 41%, che aspettano una risposta e quasi 20mila respinte: numeri che determinano una situazione di caos totale". A fornire oggi (13 settembre) i dati è il responsabile dell'Ufficio immigrazione della Cgil, Pietro Soldini, riportando i numeri diffusi da Il Sole 24 Ore sulla regolarizzazione di colf e badanti partita a settembre dello scorso anno e che la Cgil definì, ricorda, “vigliacca perché lasciava fuori tutti gli altri settori ed anche per colf e badanti prendeva in considerazione la tipologia della ‘serva a tempo pieno’”.

Quanto alle 300mila domande giunte, Soldini sostiene che dimostrano "quanto fosse ampio il fenomeno di lavoro nero, presente nel nostro Pese, ed il bisogno di regolarizzazioni". Di queste, inoltre, "130.000 domande (41%) aspettano una risposta che forse non arriverà mai e quasi 20.000 sono state respinte, tra queste circa i due terzi riguardano la recidività dell’espulsione e quindi il reato di clandestinità previsto dalla legge n. 94 del luglio 2009".

"E’ una situazione di caos totale - rileva - perché ad oggi non sono state ancora chiuse neanche le domande del decreto flussi del 2007 e del 2008 e gli sportelli Unici sono al collasso perché la Finanziaria ha tagliato 1300 operatori: 650 interinali che sono stati mandati a casa già dal 31 luglio scorso e 650 operatori a tempo determinato il cui contratto scadrà a dicembre prossimo. C’è una speranza - conclude Soldini - che il ministro dell’Interno e del lavoro affrontino con responsabilità e concretezza questa situazione, o continueranno sulla strada della mistificazione e della propaganda?".