Trovo inaccettabile che l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, ancora una volta, abbia evitato d'incontrare la Fiom e di ricevere la lettera sulla Maserati e sulle preoccupazioni del sindacato e dei lavoratori sulle prospettive dello stabilimento modenese. Stamattina, infatti, dopo oltre tre ore di attesa davanti alla Fondazione Biagi, non è stato possibile in nessun modo recapitare la lettera. Non incontrare la Fiom, non risolve i problemi dello stabilimento Maserati, dove, è bene ricordare, che siamo al secondo mese di cigo per 305 lavoratori per nove giorni al mese. Il comportamento di Marchionne conferma quanta poca considerazione ci sia nei confronti di chi rappresenta i lavoratori, o meglio i 'colleghi', come lo stesso ad ama definire i lavoratori". Così Cesare Pizzolla, segretario della Fiom di Modena.
"Vorrei anche ricordare che i lavoratori sono il patrimonio principale per il successo di questa impresa, e oserei dire che il loro contributo è fondamentale al raggiungimento dei risultati che permettono di quantificare anche il lauto compenso del dottor Marchionne. Quindi, un po’ di rispetto in più ce lo saremmo aspettato! La lettera che volevamo consegnare direttamente nelle mani dell’ad, la consegneremo comunque oggi pomeriggio, alle ore 16, ai dirigenti Maserati, nell’incontro sull’esame congiunto sulla cassa integrazione", prosegue il dirigente sindacale.
"Qualcuno dovrà, prima o poi, venirci a dire quali nuovi modelli, e in quali tempi, si pensa di produrre a Modena, visto che il 'Gran Cabrio' e il 'Gran Turismo' sono destinati a fine produzione in breve tempo. La Fiom conferma che, qualora anche nell’incontro di oggi pomeriggio non ci fossero risposte a questa domanda, si valuteranno insieme ai lavoratori quali iniziative mettere in campo davanti ai cancelli dello stabilimento", conclude il sindacalista delle tute blu.