“Il testo dell’emendamento approvato in Commissione Bilancio, pur ampliando nei titoli a quattro nuove categorie di lavori gravosi, contiene troppe criticità e non dà quelle risposte che avevamo auspicato e richiesto per i settori della pesca, dell’agricoltura e delle carni. Infatti, nella tabella B dei lavori gravosi e dei precoci, e per il blocco dell’aspettativa di vita, inserisce troppi vincoli di accesso, troppi paletti, che di fatto restringono fortemente la platea dei possibili beneficiari”. Lo dichiara in una nota Ivana Galli, segretaria generale Flai.
“Anche in questo caso, non si è tenuto in alcun conto la specificità del comparto e le proposte da noi avanzate pubblicamente e che erano contenute anche in taluni emendamenti presentati. Ancora una volta, i comparti dell’agricoltura, della pesca e delle carni, e quindi i lavoratori che vi operano, vengono considerati marginali, non riconoscendone il valore, la fatica, la professionalità che, comunque, contribuiscono alla crescita del nostro made in Italy. Ci aspettavamo qualcosa di più e confidiamo ancora che nella discussione parlamentare si possano apportare migliorie e correzioni”, conclude la dirigente sindacale.