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"Welcoming Europe. Per un'Europa che accoglie". È questo il titolo dell'iniziativa dei cittadini europei (Ice), strumento di democrazia partecipativa all'interno della Ue con cui si invita la Commissione a presentare un atto legislativo in materie di competenza europea. Obiettivo un milione di firme in dodici mesi, in almeno sette Stati membri, a sostegno delle richieste a favore dei migranti. Tante le rivendicazioni sul tavolo: "Vogliamo decriminalizzare la solidarietà", si legge sul sito ufficiale, perché in molti Stati membri oggi ospitare un migrante può portare a una multa o perfino all'arresto.
Un altro scopo della campagna è creare passaggi sicuri, ovvero garantire l'apertura di vie d'accesso verso Paesi favorevoli all'accoglienza. Dal 1990 a oggi sono morti più di 34mila migranti nel tentativo di raggiungere via mare l’Europa. L’apertura di vie d’accesso legali e certe verso paesi disposti ad accogliere, dunque, "rappresenta spesso la sola opportunità di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Vogliamo creare passaggi sicuri e ampliare i programmi di sponsorship privata rivolti a rifugiati".
La terza richiesta riguarda i diritti umani e le vittime di abusi: molti migranti sono coinvolti in sfruttamento lavorativo, abusi o violazioni delle tutele, in particolare alle frontiere, ma trovano grandi difficoltà nell'accesso alla giustizia. "Vogliamo rafforzare i meccanismi di tutela e di denuncia - spiegano gli organizzatori -. Vogliamo garantire l’introduzione di canali di accesso per lavoro". A lanciare per primi l'iniziativa sono una serie di organizzazioni: tra queste Radicali italiani, Acli, Actionaid, A buon diritto, Arci, Asgi, Baobab, Legambiente e tante altre.
La Cgil sostiene con forza la campagna, con l'obiettivo di costruire "un'Europa che accoglie" e "invita a raccogliere le firme per questa importante iniziativa dei cittadini europei, finalizzata a sottoporre alla Commissione europea una proposta di atto legislativo in materie di competenza dell'Unione europea". Lo rende noto lo stesso sindacato. Il testo presenta tre obiettivi che rispondono ai principi e valori presenti nel Trattato di Lisbona, nella Carta europea dei diritti umani e nella Costituzione: "Salvare vite non è reato, creare passaggi sicuri, i diritti umani sono inviolabili".
L'impegno della confederazione "non è solo quello della raccolta di firme ma, bensì quello di riaffermare e diffondere la cultura dell'accoglienza e della solidarietà. Solidarietà tra persone e solidarietà tra Stati - aggiunge -, per contrastare e denunciare le politiche di discriminazione e di razzismo diffuse e propagandate dal governo italiano e da altri governi di paesi europei, che stanno mettendo a rischio la democrazia, i diritti e le libertà". Per la campagna si può firmare qui.