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Legge di bilancio alle ultime battute. Questa mattina, 20 dicembre, una delegazione della Cgil a Montecitorio ha recapitato ai parlamentari le “cartoline natalizie” degli italiani. Chiedono lavoro, diritti, dignità. L'iniziativa, che intende ribadire come la battaglia per un paese più giusto non sia finita, fa seguito a quella dello scorso 13 dicembre. In quell'occasione il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, dal palco di piazza della Rotonda a Roma, aveva annunciato il senso della mobilitazione Cgil che non si ferma dopo la manifestazione del 2 dicembre. Otto Babbo Natale avevano portato queste letterine ai parlamentari italiani.
Nel suo intervento Camusso aveva sottolineato come “la rincorsa infinita all’aspettativa di vita è una peculiarità italiana. Il sistema previdenziale va cambiato”. Non è un tema che riguarda solo gli anziani, ma anche i “giovani che devono entrare nel mondo del lavoro, del riconoscimento del lavoro di cura, delle donne. Si deve cambiare”.
“Continuiamo a mantenere la pressione, perché pensiamo che le soluzioni date al tema pensioni non diano nessuna prospettiva – aveva aggiunto la sindacalista –. Rinnoviamo l'appello ai parlamentari perché si possono dare segnali di cambiamento, basterebbe introdurre una norma che cambia i vincoli per i giovani che sono a sistema contributivo per dare loro la possibilità di avere la flessibilità. Norma che non costa e che non ha problemi di copertura di bilancio e che determinerebbe una prospettiva rispetto alla possibilità per i giovani di pensare che avranno una pensione”.
“Non ci fermiamo, la mobilitazione continuerà in questa coda di legislatura per tenere aperta una vertenza sulle prospettive del Paese, perché se non puntiamo sul lavoro è inutile che ci raccontiamo che tutto va bene – aveva proseguito –. Il Paese continua a dividersi e a essere più diseguale”. "Abbiamo lasciato la piazza il 2 dicembre – ha aggiunto – dicendo che la vertenza era ancora aperta e che la mobilitazione continuava, accompagnando la discussione in Parlamento sulla legge di bilancio”.