"L’avvicinarsi del perfezionamento della vendita di Infogroup da Intesa Sanpaolo ad Engineering sta facendo crescere le preoccupazioni dei lavoratori. In Infogroup vengono fatte pressioni per ottenere dalle persone disponibilità a lavorare senza soste, sabati e domeniche compresi, per la migrazione dei sistemi informatici delle banche Venete che avverrà il 10 dicembre. In questi decenni i lavoratori hanno più volte dimostrato la loro disponibilità e professionalità e oggi non devono cadere nel tranello di chi, per il proprio tornaconto, gli chiede di lavorare contro i loro interessi". È quanto affermano in un comunicato congiunto Fiom e Fim Firenze.
"Ci auguriamo che anche il tavolo ministeriale, da noi richiesto, si apra nei primi giorni di dicembre, in modo che una soluzione positiva della vertenza possa dare tranquillità ai lavoratori di Infogroup, anche in vista delle importanti attività previste in tale periodo. Assieme a una delegazione delle Rsu di Torino e Firenze, abbiamo partecipato il 21 novembre all’incontro della Nona commissione consiliare del Comune di Firenze, che ci ha chiesto di relazionare la nostra vertenza ed esporre tutti i problemi e la bontà delle nostre richieste, finora ignorate dall’azienda", continuano le due sigle.
"La commissione si è impegnata a sollecitare presso il Mise una risposta alla nostra richiesta di convocazione. Il 22 novembre, una delegazione delle Rsu ha incontrato Eliano Omar Lodesani, attuale Coo di Intesa San Paolo, presente a Firenze per un convegno. Lodesani ha ascoltato le preoccupazioni espresse dai lavoratori e si è detto favorevole all’incontro al ministero tra le parti, ha confermato a voce che la finalità del contratto commerciale è quella di dar modo a Infogroup di continuare le attività in settori importanti sia per l'azienda stessa che per Intesa Sanpaolo", proseguono i sindacati di categoria.
"Ricordiamo che le nostre richieste sono le stesse da quattro mesi: chiediamo di conoscere il piano industriale che si poggia sull’accordo commerciale concluso; chiediamo garanzie sul mantenimento della territorialità delle lavorazioni. Sviluppare un polo tecnologico a Firenze e potenziare quello di Torino è un progetto ambizioso, ma deve essere supportato da garanzie reali; chiediamo l'impegno a non smantellare parti dell’azienda e a non trasferire il personale o le competenze in altre realtà del nuovo gruppo. Infine, chiediamo il mantenimento delle attuali condizioni sui rapporti in essere con il gruppo Isp al momento del passaggio di proprietà, e all’accesso ai servizi oggi resi disponibili ai dipendenti di Infogroup. Ci sono dei passi avanti, ma andremo avanti con la vertenza, e lo stato di agitazione cesserà solo nel momento in cui ci sarà una trattativa e avremo maggiori garanzie", concludono le tute blu.