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Il pregiudizio contro gay, lesbiche, bisessuali e transgender è ancora forte e radicato. Sono persone vessate nei posti di lavoro, vittime di mobbing, molestie e anche violenze, cui spesso sono le stesse vittime a porre fine con le dimissioni volontarie. Situazioni su cui il sindacato da anni combatte una battaglia dura e silenziosa, che oggi si arricchisce di una nuova iniziativa. A Bolzano è stato infatti firmato un protocollo “anti-discriminazioni” (scarica il file) tra i sindacati territoriali (Filcams Cgil-Agb, Fisascat Cisl-Sgb, Uiltucs Uil-Sgk, Asgb) e l’Associazione Centaurus, affiliata all’Arci Gay. Un’iniziativa inedita in regione e tra le prime a livello nazionale, con l’obiettivo di osteggiare qualsiasi disparità di trattamento legata all’identità sessuale sul posto di lavoro.
Numerosi gli impegni assunti dalle parti: corsi di formazione per attivisti sindacali mirati a identificare e rimuovere gli eventuali elementi di pregiudizio e discriminazione, iniziative pubbliche comuni, produzione e distribuzione di materiale informativo, organizzazione di dibattiti e seminari. Un confronto continuo, quindi, anche “sulle scelte di carattere strategico (come le politiche sociali, formative, del lavoro) che sono oggetto di confronto con le istituzioni”. Vi è poi l’impegno a sostenere materialmente e moralmente le vittime di discriminazioni e di mobbing, e a tenere nella massima attenzione la questione della sieropositività, che può “configurarsi come ulteriore elemento discriminatorio, anche attraverso l’attivazione di strutture dedicate”. Da parte sindacale, infine, vi è l’impegno a utilizzare i contratti integrativi aziendali e provinciali quale strumento “per promuovere i diritti contrattuali o di cittadinanza dei lavoratori e delle lavoratrici con famiglia e coppie di fatto, a prescindere dall’orientamento sessuale”.
A volere fortemente questo protocollo, siglato a livello unitario, è stata la Filcams Cgil-Agb. “Lo avevamo promesso a noi stessi e a un ragazzo vittima di discriminazioni sul posto di lavoro, che avremmo fatto tutto il possibile per tutelare queste situazioni costrette ancora nell’ombra” spiega la funzionaria Alda Tassainer: “Il ragazzo era stato spostato da commesso ad apprendista in macelleria, e lì aveva subito ogni genere di violenze psichiche, e anche fisiche, dal suo dirigente, che una volta lo costrinse addirittura a mangiare della carne cruda”. Obiettivo del protocollo è quello di “sensibilizzare sia i lavoratori, che ancora purtroppo non lo sono abbastanza, sia la parte aziendale e i delegati, in modo da riuscire a far emergere questo problema”. Di grande importanza è l’impegno sugli integrativi aziendali: “Attualmente siamo in trattativa, ad esempio, con la Poli Supermercati, e stiamo appunto contrattando la previsione del congedo parentale per le coppie di fatto. E il nostro prossimo obiettivo, che contiamo di realizzare a breve, è l'apertura di uno sportello ‘nuovi diritti’ in Filcams”.