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“Siamo pronti a continuare la mobilitazione con le iniziative di lotta adeguate e necessarie, a sostegno delle rivendicazioni unitarie, confederali e della categorie”. È quanto fanno sapere Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi, segretari generali di Feneal, Filca, Fillea, impegnati insieme alle confederazioni per la modifica del sistema previdenziale “al fine di riconoscere che i lavori non sono tutti uguali e che, ad aspettative di vita diverse e a lavori più gravosi ed usuranti come i nostri, devono corrispondere uscite anticipate e flessibili, superando le rigidità e le ingiustizie dell’attuale legge Fornero”.
Le stesse manifestazioni unitarie dei lavoratori edili del 25 maggio scorso, a sostegno di queste richieste e a sostegno della piattaforma confederale, ricordano i tre dirigenti sindacali, "sono state alla base del confronto con il governo e con le diverse forze politiche, dopo la prima intesa del settembre 2016, che prevedeva due fasi, la prima attuata, la seconda no. Purtroppo, nella seconda fase, per i lavoratori dell’edilizia e delle costruzioni (e non solo), le risposte non ci sono state e pertanto riteniamo la vertenza ancora aperta e le richieste unitarie ancora in campo”.
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I sindacati si dicono soddisfatti per le dichiarazioni di molti esponenti del governo, circa l’opportunità di un rinvio dell’aumento dell’età pensionabile. Ma qualora esecutivo e Parlamento dovessero confermare il non rispetto dell’intesa sottoscritta con Cgil, Cisl e Uil, “in particolare sul tema della pensione di garanzia per i giovani e i lavoratori discontinui e sul tema della diversificazione delle uscite pensionistiche per i lavoratori più gravosi e usuranti, continueremo la mobilitazione, lanciando sin dai prossimi giorni una campagna di sensibilizzazione con assemblee in tutti i luoghi di lavoro”, concludono i leader sindacali.