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Si è svolto in data odierna, presso il ministero dello Sviluppo economico, l'incontro con Eni e sindacati per la verifica dello stato di avanzamento dell'applicazione del protocollo d'intesa dell'area di Gela del novembre 2014, riferito al progetto di conversione della raffineria. "L'Eni ha illustrato lo stato degli investimenti effettuati e programmati, che risultano solo in parte rispettosi della tempistica prevista dal protocollo stesso, mostrando dei ritardi dovuti in gran parte alle lentezze degli interventi autorizzativi che risultano essere complessi e farraginosi", spiegano Filctem, Femca e Uiltec.
I sindacati hanno preso atto delle informazioni fornite da Eni, e nel contempo hanno ribadito "la conferma e il valore del protocollo, rivendicandone la corretta e piena applicazione. In tal senso, è stata richiesta un'accelerazione degli investimenti, finalizzata all'avvio dell'attività della green refinery e alla messa in produzione delle attività di up-stream. Pertanto, è stata richiesta la ridefinizione di un crono-programma in grado di scandire con certezza le tappe di attuazione dell'intero progetto industriale attraverso la fissazione di un nuovo incontro, entro maggio, per avere certezza sulla rimodulazione e sul rispetto dei tempi di attuazione".
In conclusione, il viceministro ha assunto l'impegno di riconvocare le parti coinvolte, compreso il sindacato, per coordinare e monitorare in particolare il rispetto delle tempistiche condivise, agevolando, secondo quanto previsto dalle normative vigenti, l'accelerazione delle necessarie autorizzazioni.