Al nosocomio "Vittorio Emanuele" reparti chiusi o declassati, carenza di personale, straordinari non pagati: la protesta dei sindacati

Il 21 l'incontro

Sindacati preoccupati per il ritardo nell'avvio del progetto Argo-Cassiopea di Eni che rischia di "mandare in fumo 800 milioni di euro di investimento, in grado di dare occupazione a circa 600 persone"

Giudice (Cgil Caltanissetta): "Porteremo la protesta nei luoghi nevralgici dell’economia siciliana perché il nostro diventi un caso nazionale. Non possiamo permettere che questa agonia prosegua"

L'azienda edile, operante nell'indotto della raffineria Eni di Gela (Caltanissetta), licenzia 36 lavoratori. Dal 21 febbraio scorso i dipendenti stanno dando vita a numerose azioni di protesta, chiedendo alla società di tornare sulle proprie decisioni

Accordo tra sindacati e Regione: destinate ai circa 750 lavoratori delle due aree di crisi il 5% delle risorse del 2016

L’azienda ha presentato lo stato di attuazione del programma di investimenti di 2.2 miliardi di € previsto nell’intesa di novembre 2014 per la realizzazione del “polo green” di Gela. Filctem, Femca e Uiltec: le preoccupazioni però rimangono

Duecento lavoratori della raffineria e dell’indotto presidiano lo scalo di Comiso con bandiere e striscioni. La nuova iniziativa dopo 16 giorni di scioperi e manifestazioni. Cgil e Fiom: “Lavoratori indignati e stanchi di una politica disinteressata"

Delusione dei sindacati territoriali per le misure adottate al vertice tra governo, Regione Sicilia e Comune. Giudice (Cgil Caltanissetta): "I provvedimenti annunciati sono di entità irrilevante, chiediamo pari dignità con le altre vertenze nazionali"

Un'intera città in sciopero, il futuro dello stabilimento appeso a un filo. Miceli (Filctem): "Il gruppo e il governo diano risposte sul futuro. L'azienda mantenga le promesse. L'esecutivo accompagni il rilancio produttivo"

Sciopero generale cittadino in difesa dello stabilimento Eni. Assieme ai lavoratori, in corteo tutte le categorie produttive, gli studenti, i professionisti, i pensionati, i sindaci e il clero. Si attende la firma del piano industriale