"Continua, ma si attenua, il calo nelle richieste di cassa integrazione da parte delle imprese del Friuli Venezia Giulia. Il dato di giugno, che per la prima volta nel corso di quest’anno ha superato il milione di ore autorizzate (per la precisione 1.124.000) è inferiore del 26% rispetto allo stesso mese del 2016. Complessivamente, nel primo semestre, le ore autorizzate dall’Inps hanno sfiorato i 4 milioni, contro gli 8,2 milioni dei primi sei mesi dell'anno precedente, con una flessione del 52%. A livello provinciale, la flessione più alta si continua a registrare a Udine, con il -59% rispetto al 2016, seguita da Pordenone (-56%) e Trieste (-33%). Invece, aumentano le richieste a Gorizia, con un’impennata proprio a giugno, per un incremento complessivo del 18% tra gennaio e giugno". È quanto si legge in un comunicato della Cgil Friuli Venezia Giulia.
"In calo, dati Inps alla mano, anche i trattamenti di disoccupazione. Le domande di Naspi (Nuova assicurazione per l’impiego), presentate in regione da gennaio a maggio, sono state 10.005, quindi 2.000 al mese. Lo scorso anno si era chiuso con quasi 32.400 domande, equivalenti a una media mensile di 2.800. Inoltre, da rimarcare inoltre che lo scorso anno era ancora in vigore la mobilità, che a partire dal 1° gennaio 2017 è stata assorbita dalla Naspi (fatti salvi, ovviamente, i trattamenti di mobilità già attivati). Sono dati che confermano un timido miglioramento nell’andamento dell’economia e dell’occupazione, ma che per noi non sono ancora sufficienti a parlare di ripresa. Questo, anche alla luce dell’ultimo report Istat sul mercato del lavoro regionale, relativo al primo trimestre 2017, che evidenziava un lieve incremento tendenziale del numero degli occupati rispetto ai primi tre mesi del 2016, ma una flessione rispetto ai dati di fine anno, con il ritorno sotto quota 500.000", conclude la nota sindacale.