“Nell'incontro con Abi del 20 giugno scorso abbiamo aperto, a tutti gli effetti, una vertenza, con l'obiettivo di realizzare un accordo di sistema per le politiche commerciali e l'organizzazione del lavoro”. Ad affermarlo, è il segretario generale della Fisac, Agostino Megale, che aggiunge: “Per raggiungere l'obiettivo di porre fine alle pressioni indebite sul lavoratore, di riaffermare la dignità e il rispetto dell'etica del lavoro, dovremo riconquistare quella fiducia e unità con i risparmiatori che, dopo il decreto sulle quattro banche in crisi, in parte sì è incrinata”.
In vista, annuncia il dirigente sindacale, “c'è un autunno di mobilitazione, di percorsi e iniziative che definiremo unitariamente, per conquistare un accordo capace di estendere a tutti quanto già acquisito nei primi quattro gruppi, ovvero Mps, Banco Popolare, Intesa e Unicredit, prevedendo anche sanzioni per la banca che realizza pressioni che alterano la dignità del lavoratore. Per questo, abbiamo ricordato ad Abi che se qualcuno pensa di utilizzare le banche in difficoltà per aprire la strada dei licenziamenti si troverà di fronte allo sciopero generale della categoria”.