C'è il rischio di "un progressivo impoverimento di un'area industriale, peraltro già minacciata dalla perdita di altri posti di lavoro, che da molti anni fonda la propria economia sullo stabilimento produttivo della Fiat oltre che su svariate aziende dell'indotto". E' l'allarme lanciato dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo,in una lettera indirizzata al ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, dopo la riunione interlocutoria al Ministero sulla vertenza della Lasme di Melfi, 174 operai, azienda dell'indotto della Fiat di Melfi che ha messo tutti in mobilità.
L'incontro tra le parti, in cui il Ministero sta cercando una mediazione per consentire la prosecuzione delle attività nello stabilimento lucano, è stato rinviato al 30 settembre. Al momento il piano aziendale prevede la possibilità di riprendere solo 35 lavoratori.
"Nell'esprimerLe le mie preoccupazioni - conclude il governatore lucano nella lettera - Le chiedo di intervenire con sollecitudine affinché venga convocato al più presto il tavolo nazionale sull'automotive istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri'.
Fiat: Lasme Melfi, governatore Basilicata scrive a Scajola
25 settembre 2009 • 00:00