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Il Governo e la Fiat “sono al lavoro per una collaborazione sulle nuove tecnologie, anche in vista dei limiti imposti al 2020 per quanto concerne le emissioni”. Lo ha reso noto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che questa mattina è stato protagonista di una visita a sorpresa nello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, insieme all'a.d. Sergio Marchionne. Il ministro ha spiegato che il manager aveva chiesto qualche settimana fa la sua disponibilità a visitare con lui le nuove produzioni di Fiat, come quella della nuova Panda a Pomigliano.
Secondo il ministro, che afferma di aver apprezzato la produzione della nuova Panda a Pomigliano, “Fiat ha buone possibilità di svolgere un ruolo primario in Italia e in Europa”.
Un ottimismo che non si respira invece tra i lavoratori. Lo testimoniano i risultati di un questionario distribuito dalla Fiom Cgil, davanti ai cancelli di Mirafiori e della Comau di Grugliasco, della Teksid di Carmagnola, della Part & service di None e dell'Iveco di Volvera.
Settemila schede con sette domande, di cui ne sono tornate indietro compilate 3.278. I risultati dicono che l'86,1% dei lavoratori pensa che, a sette mesi dall'entrata in vigore, il contratto aziendale non abbia portato alcun vantaggio, l'82,1% crede che i sindacati firmatari non abbiano fatto bene a firmare il contratto e il 91% è convinto che i sacrifici fatti finora dai lavoratori (cassa integrazione, riduzione delle pause) non siano stati una garanzia per il futuro di Mirafiori.
'Nessuna sorpresa - sottolinea Giorgio Airaudo, responsabile del settore auto per la Fiom-Cgil - avevano detto ai lavoratori che avrebbero lavorato di più e guadagnato di più ma il nuovo contratto non ha portato né modelli né soldi'.
L'indagine svolta con il questionario “non vuole ovviamente essere scientifica, ma per noi è un termometro della situazione in fabbrica, visto che non ci siamo” ha spiegato Airaudo sottolineando che circa 600 questionari sono tornati indietro con messaggi dei lavoratori “ciò dimostra che c'è una richiesta di partecipazione che non trova riscontro” ha rilevato il sindacalista. Secondo i risultati del questionario il 66,9% dei lavoratori che hanno risposto non si sente per nulla rappresentato/tutelato dalle Rsa di stabilimento, il 26,8% poco.
Intanto, l'agenzia Ansa batte la notizia di un nuovo presunto licenziamento disciplinare alla Fiat di Cassino (Frosinone). Lo denuncia il sindacato di base FlmU-Cub in una nota in cui denuncia che il delegato dell'organizzazione sindacale Giacomo Alonzi arriva dopo una serie di “pretestuose contestazioni e illegittime sanzioni”. “Giacomo non sarà lasciato solo - prosegue la nota - e la FlmU-Cub attiverà la propria struttura legale per difendere adeguatamente il proprio rappresentante, nonostante la legge Fornero”.