Le lavoratrici e i lavoratori della logistica di Cassino che lavorano nell'area industriale di Melfi (30 più 10 somministrati ex Logistica meridionale) nei mesi scorsi sono state costrette a licenziarsi, per poi essere riassunte con contratti di apprendistato sotto indicazione aziendale e con la complicità di alcune sigle sindacali.

“Continuiamo a sostenere che il contratto di apprendistato è uno strumento utile all'inserimento al lavoro e per l'avvio di un percorso di formazione, con finalità di assunzione per chi è in assenza di impiego. Pertanto non può essere utilizzato per dei lavoratori che già da tanti anni esercitano il loro lavoro, avendo già acquisito la loro professionalità. Gli sgravi fiscali non possono essere il motivo per cui i lavoratori devono avere un contratto precario. Il risultato di questa operazione è il licenziamento di sei lavoratrici della logistica Cassino con la motivazione della perdita di commessa, cosa peraltro strana, in quanto la commessa con la Yazaki, che fornisce per la Fca di Melfi, scadrà a giugno 2020”. Così Giorgia Calamita, della segreteria Fiom Basilicata.

“I lavoratori della logistica vivono a stretto contatto con quelli dell'indotto Fca Melfi, assunti con il contratto dei metalmeccanici, mai applicato. Manca il riconoscimento dei livelli, dello straordinario, del fondo Cometa e Metasalute, delle maggiorazioni di turno, del premio di produzione. Continua il peggioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza, nel silenzio e nella complicità della ditta committente ex Logistica meridionale e di alcune sigle sindacali. A tutti i livelli, siamo impegnati affinché si metta fine a una logica delle imprese di superare la competizione del mercato con la contrazione dei costi, che produce arretramento e riduzione dei diritti a scapito dei lavoratori, senza alcun risultato sul futuro industriale, produttivo e occupazionale. Occorre investire su innovazione tecnologica, qualità, ricerca, seguendo le trasformazioni del mercato dell'industria”, prosegue la dirigente sindacale.

“Nel continuare il nostro impegno per costruire una vertenza per tutti i lavoratori della logistica dell'area industriale di Melfi, che possa finalmente riconoscere i diritti uguali per tutti e che dia garanzia occupazionali, nel denunciare la logistica Cassino per i licenziamenti delle lavoratrici, chiederemo un incontro all'azienda presso l'Ispettorato del lavoro per rimuovere i licenziamenti”, conclude la Fiom Basilicata.