“Questa mattina (10 maggio, ndr) sciopero riuscito alla Maserati di Modena", lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e Cesare Pizzolla, segretario generale Fiom di Modena. "Si potevano contare sulle dita della mano i lavoratori che hanno varcato il cancello - proseguono -. E' la prima iniziativa verso la giornata di mobilitazione nazionale workers day promossa dalla Fiom in tutti gli stabilimenti Fca e Cnhi nello stesso giorno in cui il management terrà l'investor day, il prossimo 1 giugno. Ai lavoratori degli stabilimenti italiani sono state promesse la piena occupazione, salari tedeschi e partecipazione alla vita aziendale e agli utili; tutte promesse non realizzate".
Lo sciopero provinciale della Cgil e della Fiom a Modena è partito dai cancelli dello stabilimento storico del tridente "per riaprirli e vedere finalmente tutti i lavoratori alle prese con nuovi modelli che garantiscano l'occupazione in vista della cessazione dei due modelli in produzione, Grancabrio e Granturismo, e in presenza di volumi ridotti per l'Alfa 4C. La Fiom manifesta oggi per rivendicare investimenti su nuovi modelli e innovazione tecnologica, auto eco, sicure e self drive. La Fiom sciopera per superare gli ammortizzatori sociali e raggiungere la piena occupazione. Le produzioni premium hanno garantito alla proprietà risultati finanziari ed economici straordinari, ma i lavoratori continuano a perdere salario e giornate di lavoro. Come Fiom chiediamo ancora una volta l'apertura di un tavolo unitario nazionale sul piano occupazionale del gruppo”, concludono De Palma e Pizzolla.