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Si è svolto ieri, 21 gennaio, il programmato incontro fra le organizzazioni nazionali, regionali e territoriali e i vertici dell'Eni, per la verifica dello stato di avanzamento del protocollo di Gela sulla riconversione industriale in attività green, anche alla luce del recente accordo sottoscritto fra l'Eni e il ministero dell'Ambiente.
"Il confronto ha consentito una conoscenza più compiuta e una puntuale verifica delle attività che sono in fase di completamento nell'area industriale, con l'avvio della nuova bio-raffineria, delle opere di bonifica completate e in fase di realizzazione e di tutte le iniziative industriali e ancellari connesse alla produzione industriale e finalmente all'inizio dello sfruttamento della coltivazione dei giacimenti a mare, al largo delle coste siciliane". Così Filctem. Femca, Uiltec, in una nota unitaria.
"Ulteriore attenzione è stata posta agli investimenti realizzati, in particolare a quelli che dovranno essere compiuti per dare completamento a quel percorso lungo e difficile, che è iniziato nel novembre 2014 e che allo stato attuale, secondo le affermazioni dei vertici dell'azienda, dovrà trovare conclusione entro il 2022. La riunione si è resa necessaria, oltre che per conoscere le condizioni del 'cantiere Gela', per rilanciare il ruolo centrale della rappresentanza sindacale, in un contesto di relazioni industriali che debbono confermare e migliorare i rapporti fra sindacato e azienda", continuano le tre sigle di categoria.
"Abbiamo voluto con questo ribadire la necessità di sane e costruttive relazioni utili alla realizzazione di percorsi condivisi e partecipativi in un’ottica di un rilancio più complessivo dell'impegno industriale ed economico dell'Eni, nel nostro Paese. Questo nostro intendimento deve consentire la possibilità di realizzare un aggiornamento e rafforzamento del protocollo del 2014, nel rispetto degli indirizzi originali, per consentire la ripresa economico e industriale del territorio di Gela e delle sue attività produttive. Inoltre, questo nuovo protocollo deve consentire il rilancio di un confronto continuo e costante con i sindacati a tutti i livelli, per produrre soluzioni condivise per il pieno successo di quel progetto", aggiungono i sindacati.
"È stato altresì rappresentato all'Eni, la necessità di riaprire, a valle del nuovo protocollo, un tavolo al ministero dello Sviluppo economico per un coinvolgimento diretto di tutti i soggetti istituzionali e sociali, indispensabile per la reindustrializzazione dell'area, in un ambito compatibile all'ambiente e capace di dare impulso alla ripresa economica del territorio. Alla fine del confronto, si è concluso di reincontrarsi entro le prossime settimane per la definizione di questo nuovo accordo, che preveda in particolare un confronto continuo e costante con le nostre strutture territoriali e le Rsu, per un coinvolgimento diretto nella realizzazione temporale di tutte quelle iniziative che debbono essere ancora realizzate", conclude il comunicato.